La trasmissione di La 7 Tagadà ha affrontato il tema riapertura delle scuole al tempo del del Coronavirus. La conduttrice Tiziana Panella, nel corso del programma, ha letto in diretta uno scambio di messaggi avuto con la figlia sulla mancanza di mascherine in determinate classi. Nel corso della trasmissione è anche arrivata la risposta del commissario Domenico Arcuri.
Tagadà: Tiziana Panella spiega lo scambio di messaggi con la figlia
Il 14 settembre, come è noto, veniva considerata una data importante per il Paese, C'era attesa di capire come l'Italia avrebbe risposto in termini di organizzazione alla necessità di affrontare con le giuste contromisure i rischi legati al coronavirus.
Tiziana Panella ha spiegato la realtà con cui alcuni studenti si sarebbero confrontati al rientro tra i banchi. "Ho scritto a mia figlia - rivela conduttrice - che fa il quarto anno del liceo e le ho chiesto conferma del fatto che le abbiano dato la mascherina".
Ricorda, inoltre, come da parte del Presidente del Consiglio e da altri esponenti del governo fosse arrivata la rassicurazione sul fatto che la distribuzione dei dispositivi di protezione personale sarebbe stata puntuale. Poi, però, svela quella che è stata la risposta della figlia che, di fatti, smentisce i propositi. "Si - legge nel messaggio la giornalista - ma a metà classe. Le avevano finite".
Arcuri risponde in diretta
In attesa di capire se si sia trattato di un problema circoscritto a quella scuola o classe, a cancellare i problemi potrebbe esserci stata l'apprensione dei genitori.
"Mia figlia - specifica Tiziana Panella - è uscita di casa con le mascherine nello zaino, perché la mamma è un po' apprensiva".
"La mascherina - puntualizza la giornalista - ha anche un costo. Per chi ha più figli dare una mascherina al giorno e magari due diventa un problema vero, allora sarà importante stabilire se queste mascherine vengono date oppure no".
Nel corso della trasmissione è arrivata una replica a Tiziana Panella da parte del commissario all'emergenza coronavirus Domenico Arcuri. In diretta è stata letta una nota con particolare riferimento all'istituto citato in precedenza: "Sono state consegnate - fa sapere - 30.000 mascherine che sono sufficienti per almeno quindici giorni".
La conduttrice di Tagadà torna, però, a specificare la versione avuta dalla figlia. "Sono arrivate - racconta - alle 11 in classe, con i ragazzi entrati alle 8. Ed erano sufficienti per metà classe. Tendo a credere cosa dicono i ragazzini e mia figlia. Facciamo finta che io non l'abbia detto, perché non vorrei diventasse una questione personale".
E sulle segnalazioni ricevute: "Mi permetto di segnalare che a noi nel frattempo sono arrivate una serie di mail che ci dicono che c'è il tema delle mascherine. Non si è capito bene quando e dove sono state consegnate e certamente non all'ingresso in molte scuole. Capisco qualche difficoltà, immagino dobbiamo andare a regime".