Lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego è stato proclamato per mercoledì 9 dicembre. Quel giorno, migliaia di impiegati statali scenderanno in piazza per “ottenere miglioramenti e difendere i diritti”, come ha specificato il segretario generale del sindacato Cgil, Maurizio Landini. Nessuna volontà di fare un “ponte”, visto che l’8 dicembre si celebra la tradizionale Festa dell’Immacolata Concezione di Maria, assicura Landini. Ma le critiche nei confronti di questa iniziativa degli statali non mancano, considerata anche la situazione di grave crisi economica provocata nel nostro Paese dalla pandemia di coronavirus.

A questo proposito, è la giornalista di La7, Myrta Merlino, a lanciare un appello ai lavoratori pubblici: “Il 9 dicembre andate a lavorare”.

Sciopero lavoratori pubblici, Landini rassicura: ‘Nessun ponte’

Dopo giorni di polemiche causate dall’annuncio dello sciopero degli statali, programmato per il 9 dicembre, Maurizio Landini si fa intervistare da RaiNews24 per chiarire e difendere le ragioni degli iscritti al suo sindacato. “Quando proclamano uno sciopero i lavoratori perdono soldi - dichiara il segretario generale della Cgil - quindi nessun ponte ma la rinuncia ad una parte dello stipendio per ottenere miglioramenti e difendere i diritti”. Landini ricorda che, in questi ultimi mesi, hanno già scioperato gli impiegati del settore alimentari, “e hanno avuto il contratto”.

Poi è stato il turno dei metalmeccanici e di altre categorie. Lavoratori che, a suo modo di vedere, “vogliono essere giustamente più retribuiti”. Dunque, la lotta per stipendi e diritti, aggiunge il sindacalista, “non è mai contro qualcuno”. Discorso valido naturalmente anche per i lavoratori pubblici, conclude Landini, “che chiedono più risorse per fare assunzioni e per ottenere adeguati salari”.

Myrta Merlino contraria allo sciopero

Le parole di Landini non passano inosservate. Durante la puntata di Piazzapulita del 19 novembre, infatti, la giornalista di La7 Myrta Merlino introduce il “tema dello smart working nei servizi pubblici perché - afferma - le stesse persone che non riescono ad avere i sussidi perché hanno dei lavori che non sono garantiti, se poi si rivolgono ad un ufficio pubblico, di solito hanno attese infinite, non trovano i dipendenti”.

Sul tema dei diritti dei lavoratori e del previsto sciopero, la conduttrice de L’aria che tira ci tiene a sottolineare che “una volta tanto, non mi vorrei concentrare sul governo, forse nemmeno sui sindacati”.

L’appello ai lavoratori pubblici: ‘Andare a lavorare il 9 dicembre sarebbe cosa molto corretta’

Il suo scopo, infatti, è quello di “fare un appello ai lavoratori del pubblico impiego, perché credo che andare a lavorare il giorno dello sciopero il 9 dicembre, invece di scendere in piazza, sarebbe una cosa molto corretta nei confronti di quei ragazzi lì (i rider dei quali si è appena parlato nello studio di Corrado Formigli ndr) che tutte le sere, quando io scendo con il cane, e quando già la città è deserta, li vedo sfrecciare a tutte le ore con le loro biciclette”. Insomma, riflette Merlino, “io faccio fatica a pensare che si possa entrare in sciopero il 9 dicembre sapendo che ci sono centinaia di migliaia di ragazzi in questo Paese che non hanno nulla”.