Potrebbe arrivare un nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire dal prossimo 15 gennaio. Sarà probabilmente il documento che spiegherà nel dettaglio quali saranno le prossime restrizioni a partire dalla metà del primo mese del 2021. Nel frattempo, dal 7 in poi, sarà valido quello attuale che divide il Paese in tre colori che attestano il livello di rischio. Fino al sei rimane in atto il Decreto Natale.
Tuttavia, un'idea ce la si può iniziare a fare a partire dalle parole del ministro della Salute Roberto Speranza. Quest'ultimo, in un'intervista al Corriere della Sera, ha sottolineato come, in questa fase, ci si trovi nel pieno della seconda ondata.
Ecco perché anche a gennaio ci sarà il "coprifuoco", ossia il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 senza comprovate ragioni di lavoro, salute o necessità. Sul tavolo c'è anche la quesitone riapertura scuole.
Quando finisce la zona rossa nazionale, si torna al sistema a colori
L'intervista del ministro della Salute Roberto Speranza chiarisce molti punti rispetto alla strategia che il governo andrà ad adottare, quantomeno nei primi mesi dell'anno e in una fase in cui bisognerà attendere prima che gli effetti della vaccinazione facciano il loro corso nella dimensione della salute pubblica. "L'unica cosa che funziona - ha ammesso Speranza - sono le misure restrittive. L'indice Rt dà segni di ripresa, dopo la Befana dovremo ripristinare il modello delle fasce di rischio e confermare le misure base delle zone gialle".
A questi orizzonti delineati dal ministro della Salute, non sembrano esserci grandi spazi affinché le cose cambino in vista del 15 gennaio. Anzi, esistono regioni che per via dell'aggravarsi della situazione epidemiologica potrebbero volgere verso livelli di rischio più elevati, diventando zona rossa o arancione e vedendo innalzare il livello delle restrizioni a cui il proprio territorio è subordinato.
Riaperture palestre lontane, poco margine per bar e ristoranti
Il fatto che, alla fine, si sarebbe tornati alla tripartizione cromatica del territorio non è una novità. Lo è, invece, un passaggio in cui il ministro chiarisce che potrebbe non esserci spazio per allentamenti. In particolare si immaginava, ad esempio, che dopo la chiusura natalizia potesse esserci margine per arrivare a qualche riapertura come, ad esempio le palestre.
A domanda precisa sul coprifuoco, Speranza ha anticipato gli scenari: "Resterà il coprifuoco? Sì, ristoranti e bar chiusi alle 18, chiuse piscine, palestre, cinema, teatri, stadi. Siamo ancora dentro la seconda ondata. Londra torna verso misure molto dure e anche noi abbiamo ancora troppi morti".