Il Recovery plan è al centro del botta e risposta tra Matteo Salvini e Giovanni Floris. Durante la puntata di Dimartedì del 26 gennaio, il leader della Lega dichiara che, se potesse scegliere lui, non userebbe i 2/3 degli oltre 200 miliardi messi a disposizione dall’Ue per l’Italia perché, afferma, “non sono un regalo, sono soldi a prestito”. Il conduttore del talk show di La7 sembra stupito dalla dichiarazione del suo ospite e ribatte obiettando che non si possono rifiutare quei fondi per poi chiederli al mercato, come invece propone Salvini.
Matteo Salvini: ‘I 200 miliardi del Recovery plan sono per 2/3 a prestito’
“Lei ha detto che il Recovery fund è un problema perché, fatto così com’è, aderisci, prendi dei soldi e loro ti impongono delle riforme”, ricorda Floris. “Prima te le impongono”, puntualizza Salvini chiedendo pochi secondi per esporre la sua posizione sul Recovery plan. “Questi 200 miliardi sono per 2/3 a prestito - spiega il leader della Lega - e quindi li devi restituire. Per 1/3 a fondo perduto, tra virgolette a fondo perduto perché sono soldi che pagano anche gli italiani”.
‘Io i soldi a prestito del Recovery plan non li userei’
“Quindi anche per fare quello che dice lei”, obietta il conduttore di Dimartedì. “Esatto”, gli dà ragione Salvini che però precisa che “prima di darteli tu devi fare quello che ti chiedono, a maggior ragione li vorrei usare per infrastrutture vere”.
Ma Floris non molla. “Però rimane il problema per cui lei ha contestato il Recovery plan, perché sempre quei soldi li deve ridare”, fa notare il giornalista. “È per questo che io i soldi a prestito non li userei - dichiara con decisione il suo ospite - i soldi a fondo perduto li userei perché li hanno già pagati gli italiani.
Ma usandoli bene”.
Giovanni Floris al leader della Lega: 'Quindi lei rifiuta i prestiti garantiti dalla Bce'
“Cioè lei rifiuterebbe 2/3 del Recovery plan?”, chiede allora uno stupito Floris. “Lei rifiuterebbe 2/3 di 200 miliardi?”, ripete. “Quelli a prestito, da restituire con gli interessi - ribadisce allora Matteo Salvini - li posso tranquillamente chiedere al mercato a tassi più convenienti senza impegnare i miei figli”.
Il conduttore del talk show di La7 non sembra credere alle sue orecchie. “Più convenienti del Recovery plan dopo che ha detto no al Recovery plan? Sa dove arrivano i tassi?”, domanda sbalordito al leader leghista. Salvini allora precisa che i 200 miliardi di cui si parla “non sono un regalo, visto che 2/3 sono a prestito e vanno restituiti entro il 2056, mentre 1/3 viene dato per fare cose utili”. “Quindi lei rifiuta i prestiti garantiti dalla Bce”, chiude allora la discussione Floris.