Walter Ricciardi è sicuro: "lockdown totale in tutta Italia" come unica soluzione per arginare l'avanzata delle nuove varianti del Coronavirus. Fa discutere la proposta del consigliere del ministro della Salute di una nuova chiusura generalizzata che vedrebbe coinvolte anche scuole e diverse altre attività. "Prima di terrorizzare gli italiani, parli con Draghi", ha replicato Salvini a cui hanno fatto eco le parole di Toti, unito nel dissenso assoluto con il leader della Lega. In un clima già incandescente per l'improvvisa chiusura delle piste da sci, con annesse proteste da parte di molti albergatori, spunta l'ipotesi di un nuovo lockdown, che potrebbe avere effetti disastrosi sull'economia del Paese.

Intanto, in settimana, è atteso un incontro tra Ricciardi e il ministro della Salute Speranza per decidere come procedere.

Fondamentale intensificare la campagna vaccinale

La strategia ipotizzata da Ricciardi nella lotta all'epidemia ha il suo cardine nella campagna vaccinale che, a detta del consigliere "va rafforzata, potenziando il tracciamento". Alla luce della minaccia delle varianti - su tutte quella inglese, considerata dallo stesso Ricciardi la più letale - sarebbe determinante incrementare il numero di persone vaccinate, abbassando la curva dei contagi "al di sotto dei 50 casi ogni 100.000 abitanti". Per raggiungere questo scopo, sostiene Ricciardi, sarebbe imprescindibile un nuovo provvedimento di lockdown a livello nazionale, sul modello di quello attuato in altri Paesi come la Germania.

Si tratterebbe comunque di una chiusura nazionale più breve rispetto a quella della primavera 2020.

Il centrodestra si schiera contro Ricciardi, gli esperti lo appoggiano

In attesa dell'incontro tra Walter Ricciardi e Roberto Speranza, le dichiarazioni del consigliere hanno avuto l'effetto di ricompattare il centrodestra contro di lui.

Salvini ha dichiarato di avere fiducia in Draghi e di auspicare un cambio dei tecnici del Comitato tecnico scientifico, mettendo da parte chiunque, a suo giudizio, tenti di generare panico ingiustificato. Sulla stessa linea si trovano Giovanni Toti, il quale ironizza sulla possibilità di limitare la quarantena al solo Ricciardi, e Giorgia Meloni che parla di totale fallimento del piano di contenimento attuato finora, alla luce di una nuova richiesta di lockdown.

Diversi medici sembrano invece condividere l'idea di Ricciardi; tra gli altri, Nino Cartabellotta e Andrea Crisanti identificano nella chiusura totale l'unica soluzione per abbassare il numero dei contagi, intensificando al contempo la campagna vaccinale. Solo in questo modo, a loro giudizio, si riuscirebbe a contenere definitivamente il virus, evitando pericolose ricadute in futuro.