Laura Boldrini tratterebbe molto male alcune sue collaboratrici. La deputata del Pd ed ex presidente della Camera sarebbe persino arrivata a non pagare la liquidazione alla sua ex collaboratrice domestica di origine moldava. Ma non solo, perché Boldrini avrebbe riservato un trattamento al limite dello sfruttamento anche ad un’altra sua ex collaboratrice parlamentare. A raccontare questi fatti, tutti da provare al momento, è la giornalista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli che riferisce anche dei “capricci assurdi” dell’esponente Politica.

Selvaggia Lucarelli e la domestica di Laura Boldrini

Il titolo scelto da Selvaggia Lucarelli per il suo articolo su Laura Boldrini non lascia troppo spazio all’interpretazione: “La liquidazione della colf moldava della Boldrini”. Nel pezzo, pubblicato sul Fatto Quotidiano di martedì 23 marzo, la giornalista racconta subito la storia di Lilia, una ex collaboratrice domestica della parlamentare Dem che, nei giorni scorsi, si sarebbe rivolta a un patronato di Roma perché, si legge, Boldrini non le avrebbe ancora corrisposto la liquidazione, nonostante sia stata per otto anni la sua datrice di lavoro e siano trascorsi dieci mesi dalla fine del contratto.

La colf contro Boldrini: ‘Mi deve 3mila euro, non l’ho più sentita, è sparita’

Selvaggia Lucarelli riferisce di avere ottenuto queste informazioni grazie ad una “soffiata dal mondo vicino ai Caf”. Indagando sui rapporti con la sua ex colf moldava, la giornalista avrebbe poi scoperto “che i rapporti di lavoro con la Boldrini sono stati complicati anche per altre sue ex collaboratrici”.

Una volta premesso di non voler farsi pubblicità, la domestica Lilia conferma di aver dovuto dare le dimissioni nel maggio scorso perché Boldrini avrebbe preteso degli orari di lavoro insostenibili: tre ore al giorno dal lunedì al sabato spostandosi da Nettuno a Roma. Al rifiuto di Lilia, Boldrini avrebbe replicato assicurandole che le avrebbe al più presto pagato quanto dovuto: circa 3mila euro.

“Non l’ho più sentita, è sparita”, questo il laconico commento della colf moldava.

Il caso di Lilia sarebbe solo la ‘punta dell’iceberg’

Selvaggia Lucarelli rivela poi di aver contattato altre persone considerate “vicine” a Laura Boldrini. Queste le avrebbero confermato che i problemi economici con la colf rappresenterebbero solo la “punta dell’iceberg”. Il suo ex portavoce Flavio, ad esempio, la scorsa estate avrebbe troncato il suo rapporto di lavoro con la deputata Pd proprio a causa delle frizioni sorte per il “trattamento riservato ad alcune collaboratrici”. Come nel caso di Roberta, sua ex collaboratrice parlamentare, la quale racconta di aver lavorato due anni e mezzo per Boldrini: “Ero assunta come collaboratrice parlamentare, ma il mio ruolo era anche pagare gli stipendi alla colf, andarle a ritirare le giacche dal sarto, prenotare il parrucchiere, comprare trucchi e pantaloni”.

E un altro ex collaboratore di Boldrini, aggiunge Lucarelli, le ha rivelato che “tutti i giorni scrive post sui bonus baby-sitter o sui migranti in mare, poi però c’erano situazioni non belle in ufficio. O capricci assurdi”.