La soglia d'età relativa a quando si comincia ad utilizzare dispositivi multimediali si sta abbassando sempre più, complice anche il fatto che gli stessi genitori sono diventati sempre più moderni e in confidenza con le nuove tecnologie. Se fino a una decina di anni fa i primi contatti con computer e videogame arrivava in età adolescenziale, man mano si è andati sotto i dieci anni fino a scendere agli attuali due e oltre. A giocare un ruolo importante è stata anche la proliferazione di dispositivi mobile, che hanno reso il contatto con la tecnologia costante e quotidiano.

Dunque difficile da arrestare.

Eppure i pediatri mettono in guardia contro questa abitudine di dare tra le fragili mani e la malleabile mente di un bebè sotto i due anni dispositivi quali smartphone e tablet. Un vezzo che, stando a un sondaggio presentato all'American Academy of Pediatrics, sta crescendo in modo pericoloso. Addirittura in molti casi perfino già intorno ai 6 mesi, non appena il bambino comincia a interagire in modo più lineare con ciò che lo circonda. Ma cosa si rischia?

I risultati allarmanti del sondaggio

Come riporta il portale Notizie free, i ricercatori hanno intervistato 370 genitori di bambini da 6 mesi a 4 anni, mediante venti questionari. Tra i più piccoli, l'1,52% aveva guardato la televisione su dispositivi mobili, più di uno su tre aveva giocato con lo schermo di uno Smartphone, il 15% utilizzava già le applicazioni e il 12% ha giocato ai videogiochi.

E ancora, uno su quattro aveva effettuato già una telefonata in modo indipendente, mentre superati i 2 anni di vita, la maggioranza tra loro usava dispositivi mobile in modo quotidiano. Un altro sondaggio di due anni fa ha confermato questa tendenza, evidenziando come quasi un bambino su quattro sotto i 2 anni aveva usato un aggeggio portatile.

La preoccupazione dei pediatri

I pediatri sono rimasti colpiti, sorpresi e perfino allibiti da questi risultati, affermando che utilizzare questi dispositivi in tenera età può avere effetti negativi sulla crescita cognitiva del bambino. Inoltre lo si espone a radiazioni molto ravvicinate, che in quella fase della vita sono pericolosissime e colpiscono molto di più rispetto all'età adulta. La scienza non ha però ancora effettuato studi che dicano chiaramente quali effetti abbia questo prematuro uso della tecnologia portatile.