Ha preso il via lunedì scorso, la Settimana Mondiale del Cervello. Promossa nel nostro Paese dalla SIN - Società Italiana di Neurologia, la manifestazione prevede una serie di iniziative e convegni che si svolgeranno in varie città d’Italia fino a domenica 20 marzo.

Il tema che quest’anno è stato posto al centro di quest’appuntamento che è ormai giunto alla sesta edizione è: l’importanza del Tempo. Si intende in tal modo approfondire l’importanza del fattore tempo quale elemento fondamentale per prevenire, limitare e curare i danni legati alle malattie neurologiche.

Tempo è cervello

Il tempo è cervello: è questo lo slogan all'insegna del quale si sta celebrando questa edizione della manifestazione. L’importanza del fattore tempo in medicina, e ancor di più quando si ha a che fare con problemi neurologici, è evidente a tutti. Il dover agire per tempo è determinante nel momento in cui occorre gestire un’emergenza ma anche quando bisogna decidere in merito a una diagnosi, senza trascurarne l’importanza anche in fase di prevenzione.

Questa settimana diviene dunque una occasione per far conoscere meglio le patologie neurologiche, condividere il pensiero e spiegarne gli eventuali sintomi, ma è anche utile per fare cultura della prevenzione diffondendo conoscenza sull’esistenza di soluzioni anticipatorie di patologie croniche che interessano il cervello.

Il presidente della SIN, il professor Leandro Provinciali, ha avuto recentemente modo di sostenere che il neurologo è, per sua scelta, in continua lotta contro il tempo, dovendo egli agire sempre con urgenza per limitare irrimediabili danni cerebrali. La rapidità dei suoi interventi, operandoquanto più velocemente possibile all'esordio dei sintomi, consente di ridurre o annullare danni destinati altrimenti ad inficiare la qualità della vita dei malati che vengono colpiti da queste patologie.

Nuovi sviluppi per la cura delle malattie neurologiche

In Italia si manifestano ogni anno circa 200 mila nuovi casi di ictus e le persone invalide in quanto colpite da questo male sono ben un milione. Numeri importanti che potrebbero essere ridotti nel tempo se solo si riuscisse ad intervenire su quello che la comunità scientifica ormai definisce come ritardo evitabile.

D'altronde, come ha avuto modo di dichiarare il dott. Elio Agostoni dell’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, vi sono nuovi sviluppi per la cura dell’ictus ischemico, ma la necessaria trombectomia meccanica (da utilizzarsi in combinazione con la trombolisi sistemica) che deve essere eseguita entro le sei ore dal manifestarsi dei sintomi qualifica chiaramente questa patologia come un’emergenza tempo-dipendente.

Ma il tempo è un fattore determinante anche nella malattia di Parkinson per la quale la tempestività della diagnosi è fondamentale perché, una volta individuato un soggetto come persona a rischio, si potrà intervenire preventivamente con un opportuno dosaggio di farmaci neuroprotettivi.

Similmente per la Sclerosi multipla, per la quale recenti studi hanno dimostrato che iniziare per tempo una terapia determina una riduzione evidente di disabilità e garantisce autonomia al paziente.

Le iniziative in programma

In occasione della Settimana Mondiale del Cervello la SIN ha annunciato l’organizzazione di numerosi incontri informativi, convegni scientifici e attività destinate specificamente agli alunni di molte scuole elementari e medie.

Il dettaglio delle iniziative italiane (argomento, città, data, persona di riferimento) è consultabile on line all’indirizzo www.neuro.it.