Eseguito uno studio dall'University of Oxford e Royal Society for Public Health, in Gran Bretagna, che parifica il non dormire o dormire troppo poco e male agli effetti che ha l'ubriachezza sul cervello. Per determinare gli effetti da carenza di sonno e i relativi pericoli per la Saluteall'University of Oxford e Royal Society for Public Health hanno fatto un'esperimento che dimostra che i cicli di veglia troppo lunghi danno luogo agli stessi effetti dell'ubriachezza sulle nostre capacità di attenzione; 17 ore senza sonno determinano mancanza di attenzione equiparabile ad una concentrazione di alcol nel sangue dello 0,05 per cento, mentre dopo 24 ore senza dormire risulta di avere un tasso dello 0,1%, superiore ai limiti concessi dalla legge per guidare negli Stati Uniti.
Lo studio
Sono stati sottoposti all'esperimento un gruppo, misto fra donne e uomini, di 62 persone. Divisi in tre gruppi che sono stati sollecitati in modo diverso subendo disagi oppure no. Nello specifico un gruppo è stato costretto andare a dormire tardi, ad un secondo gruppo sono state inflitte frequenti interruzioni del sonno nella la notte, un terzo gruppo ha invece potuto dormire tranquillo potendo svegliarsi tardi. Tutto l'esperimento è stato monitorato in Polisonnografia, un esame ormai in uso da tempo che rileva la qualità del sonno, utilizzato anche per chi soffre di sindrome da apnea notturna. Inizialmente i risultati dei questionari posti ai vari gruppi hanno mostrato equivalenza dello stato dell'umore in seguito, già dalla seconda notte, le risposte sono cambiate, riducendo la positività dello stato d'animo del 31% per il gruppo risvegliato spesso durante la notte, chi è andato a letto tardi ha subito un calo della positività del 12% confrontato con l'inizio dell'esperimento.
La sperimentazione dimostrerebbe l'avvenuto peggioramento dell'umore nei soggetti che sono stati disturbati a causa di non avernon goduto abbastanza a lungo del sonno profondo, definito un sonno ad "onde lente".
Il sonno disturbato
Ci sono lavori la cui la turnazione cambia il ritmo sonno veglia, altri con turni troppo lunghi alla guida, non per ultimo gli stili di vita del dormire poco per propria volontà.
I disturbi del sonno nella popolazione sono di varia natura, Gianluigi Gigli, ordinario di Neurologia presso l’Università di Udine afferma che il 41% della popolazione è colpita dall'insonnia che si quantifica in circa 13 milioni di italiani a cui si aggiungono i 2 milioni che soffrono della sindrome da apnea notturna, patologia che determina microrisvegli nella notte di cui non ci si accorge, anche molti disturbi ansiogeni o a carico del sistema nervoso provocanodisturbi del sonno.
I consigli degli esperti
Le misure consigliate per combattere l'insonnia, piuttosto che ricorrere ai farmaci come le benzodiazepine che creano dipendenza, risultando presto inefficaci, meglio ricorrere a rimedi naturali come bere un bicchiere di latte munto durante le ore notturne perché contiene più Melatonina,una sostanza naturale prodotta dalla ghiandola Pineale, che si trova alla base del cervello; la sostanza agisce sull'Ipotalamo con la funzione di regolatore delciclo sonno-veglia; il latte così ottenuto contiene anche Triptofano, un aminoacido essenziale, un integratore che viene usato e aiuta a conciliare il sonno.Può rivelarsi utile anche la strategia comportamentale, cioè andare a letto sempre allo stesso orario, con rituali ripetuti ogni sera che predispongono al sonno, evitando i comportamenti eccitanti come l'attività fisica nelle ore serali.