Lorenzo Pansini, personal trainer e bodybuilder, ci ha raccontato i suoi inizi in questo sport e, oltre a dirci la sua personale esperienza, ha anche accennato a dei consigli per i neofiti, consigli che sono molto utili per chi si è avvicinato da poco a questo ambiente.

Come ti sei avvicinato al mondo del bodybuilding?

"Attorno a 13 anni ho iniziato a praticare kung fu cercando uno sport che potesse compensare delle mie insicurezze. Per come gli allenamenti erano strutturati però, ci si dedicava per metà delle sessioni al puro all'allenamento fisico e per l'altra metà alla tecnica.

Dopo un po' di tempo iniziai a notare che le sensazioni che mi dava lo sforzo fisico mi appagavano più dell'arte marziale in sé. Grazie a quegli allenamenti cominciai a sviluppare le prime masse muscolari, e il DOMS (l'indolenzimento muscolare dei giorni dopo) mi dava già un'estrema gratificazione. L'esercizio contro resistenza mi appassionò a tal punto che ancora prima di iscrivermi in palestra passai un anno a praticare ogni giorno allenamenti con i pesi con i manubri da 2 kg che avevo a casa, macinando letteralmente centinaia di ripetizioni consecutive per raggiungere la massima fatica. Già al tempo mi seccava staccare per un giorno. Tra i 14 e i 18 anni poi mi ero imposto di praticare ogni giorno almeno 100 piegamenti sulle braccia, e riuscì a mantenere questa costanza perdendo un solo giorno in 4 anni.

Mi iscrissi nella palestra di Mauro Sassi a 16 anni, e li iniziai a capire definitivamente che il bodybuilding sarebbe stata la mia strada".

Due consigli che daresti ad un neofita di questo sport.

"Ce ne sarebbero molti ma dato che il neofita deve iniziare con cose semplici, direi che la base per iniziare è prevedibilmente la costanza, ma non solo nell'allenamento.

Un aspetto che viene molto sottovalutato da chi inizia ad avvicinarsi, oppure chi non ha mai superato i livelli di neofita, è l'alimentazione. Dalle mie parti sono cresciuto con la nozione secondo cui "il 70% del risultato in palestra è dato dall'alimentazione". Non ho mai approfondito scientificamente l'argomento per poter sapere se questo rapporto sia corretto, ma poco importa.

Ai primi anni seguì alla lettera questa regola e vidi che cominciavano ad arrivare migliori risultati. Questo significa che empiricamente questo principio, nei limiti, può essere valido se interpretato nella maniera giusta.

Ciò che appare controintuitivo per una persona alle prime armi è il fatto che l'alimentazioneè altamente determinate sul risultato fisico. Magari si crede che per diventare grossi ci si debba allenare 3 ore di fila ogni giorno e punto. In realtà non funziona così. Quindi il mio suggerimento è quello di spostare soprattutto inizialmente il focus più sull'alimentazione, perché è quella che è più difficile da seguire e mantenere nel tempo. Dopo tutto l'allenamento ci impegna in media circa 1 ora per 3-4 volte a settimana, mentre l'alimentazione è da controllare in tutte le ore in cui siamo svegli, per tutta la settimana.

Una volta acquisita una certa disciplina e costanza dal punto di vista alimentare, si può iniziare puntare sulla qualità dell'allenamento, come dicevo, non è cosa istintiva. La qualità dell'allenamento e la sua pianificazione sono i fattori che permettono veramente al soggetto natural di migliorare progressivamente i suoi guadagni, guadagni che altrimenti stallano anche se la dieta è organizzata perfettamente".