Una indagine del Rapid Alert System For Food (RASFF) ha rilevato la presenza di una notevole quantità di alluminio negli spaghetti, di molto superiore alla norma - e perciò molto pericolosa per la salute. La produzione di questi spaghetti è qui in Italia, la cui destinazione però è l'Irlanda, ma non si esclude la distribuzione anche sul territorio italiano, siccome molto probabilmente le marche coinvolte sono di origine italiana.

Data la mancanza dell'allarme dell'Unione Europea - che sarebbe dovuto provenire anche dalle stesse autorità italiane - non è purtroppo possibile sapere quali marche siano interessate.

Si suppone poche, ma saranno gli accertamenti a fornire i dati esatti. Nel frattempo, i lotti sono stati ritirati.

L'alluminio

L'alluminio è un elemento chimico che si trova ovunque, anche nel corpo dal quale è assorbito facilmente: è presente soprattutto nel cervello, nel fegato e nei polmoni. Ciò è dovuto al fatto che si trova in natura, anche nell'acqua - dato che il processo di purificazione di questa è possibile solo grazie al solfato di alluminio - e di conseguenza, in piccole quantità anche nelle colture, nel sale - sempre a causa dei processi di produzione - e nei farmaci contro l'acidità di stomaco, ma non è dannoso se assunto in minime quantità. Un uomo adulto ne può assumere fino a 150 milligrammi, perché l'organismo riesce a liberarsi della maggior parte di questi "dosaggi".

L'utilizzo prolungato induce il corpo ad adattamenti che non sono nocivi, ma sempre se si rispettano le dosi giornaliere.

Viene utilizzato soprattutto per gli additivi alimentari, ma anche per gli utensili da cucina - basti pensare ai fogli di alluminio o anche semplicemente ad alcuni tipi di pentole - che, a contatto con cibi acidi, ne rilasciano piccole quantità.

Se invece la percentuale supera quella dettata dalla normativa corrente, può portare alla tossicità - con conseguenti coliche, nausee, perdite di energie fisiche e spasmi muscolari - e portare predisposizione al cosiddetto "morbo di Alzheimer": nei soggetti che soffrono di questa malattia sono state trovate nel cervello dosi di alluminio che superavano di gran lunga le trenta volte rispetto alle dosi ritenute moderate.

Talvolta può portare perfino alla morte. Il ministro della Salute è stato duramente attaccato dai consumatori per non aver vigilato, o comunque resi noti i pericoli a cui i cittadini - sia italiani che irlandesi - andavano incontro.