Una mutazione genetica spontanea, individuata in una comunità rurale Amish, potrebbe celare alcuni segreti della longevità. Secondo i ricercatori, questa mutazione protegge dalle malattie cardiovascolari e metaboliche, per primo il diabete tipo 2. Nel complesso, riuscirebbe ad assicurare almeno 10 anni di vita in più. Il gene, protagonista di questa scoperta, codifica per una proteina coinvolta nel processo della coagulazione, il PAI-1 (plasminogen activator inhibitor 1).
Dal passato al futuro
E’ proprio vero, il progresso per avanzare deve partire dalle origini.
Così, mentre vengono effettuati studi milionari per migliorare la nostra Salute ed assicurarci qualche anno di vita in più, è stato sufficiente rivolgersi ad una piccola comunità di individui - che, nonostante vivano nel Paese più avanzato del mondo, gli Stati Uniti, rifiutano tutto quello che è progresso mantenendo immutate le loro abitudini da almeno un paio di secoli - per fare una scoperta sensazionale.
Di che scoperta parliamo? Si tratta di una rara mutazione del DNA che avrebbe, sui soggetti portatori, un impatto positivo sulla salute in generale, con un bonus di almeno 10 anni di vita. Questa mutazione, infatti, sembrerebbe proteggere dalle malattie cardiovascolari e dalle malattie metaboliche.
Questi individui sono meno colpiti dal diabete tipo 2. Questa scoperta viene attualmente studiata per valutare l’impatto che una inibizione di PAI-1 può avere negli obesi insulino-resistenti, precondizione per arrivare ad una diagnosi di diabete di tipo 2.
La ricerca è guidata dal Prof. Douglas E. Vaughan, della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago che, insieme ad altri colleghi americani e canadesi, ha voluto studiare questa rara mutazione di perdita di funzione (loss-of-function) a carico di Serpine 1, un gene che codifica per una proteina, la PAI-1, coinvolta nel meccanismo della coagulazione.
Sapendo che in una piccola comunità Amish, composta da 177 membri, residente a Berne nell’Indiana, ci sono ben 43 soggetti portatori di questa mutazione, una quarantina di ricercatori si sono trasferiti da loro per studiarli a fondo.
Hanno così scoperto che i soggetti portatori della mutazione “Matusalemme’ vivevano mediamente 85 anni, circa 10 anni di più rispetto agli altri membri della comunità.
La mutazione porta ad un blocco della funzione Serpine 1, un gene che codifica per la proteina PAI-1. Inoltre, questi soggetti avevano leucociti con telomeri molto lunghi (circa 10% più lunghi degli altri), una bassa concentrazione di insulina a digiuno, e pochi casi di diabete. Lo studio questi giorni è stato pubblicato su Science Advances, prima firma Sadiya S. Khan.
Su modelli animali in laboratorio, il PAI-1 oltre ad avere un ruolo nella coagulazione, se presente in quantità eccessiva (in seguito a manipolazione genetica), accelera il processo di invecchiamento (perdita di pelo, diabete e malattie cardiovascolari).
Un nuovo target terapeutico per l’anti-aging
Il business dell’antinvecchiamento è troppo importante così, mentre Douglas E.
Vaughan metteva la sua tenda nei pressi della comunità Amish negli Stati Uniti, in Giappone, Toshio Miyata insieme ad un team di ricercatori dell’Università di Tohoku, aveva già pronto un inibitore di PAI-1, già sperimentato con successo in uno studio pilota. Insomma, la caccia all’elisir di lunga vita continua e speriamo di poter disporre a breve di qualche soluzione anti-aging. Lo stesso Vaughan vorrebbe studiare questo inibitore PAI-1 su pazienti obesi o insulino-resistenti. L’importante è non bloccare del tutto l’attività di PAI-1 altrimenti si rischia una patologia simile all’emofilia, con difficoltà nella coagulazione del sangue.
Infatti, i soggetti con questa mutazione, nella comunità Amish, non erano omozigoti, cioè non avevano ereditato la mutazione da entrambi i genitori ma da solo uno (eterozigoti).
E’ solo questa condizione che porta alla longevità altrimenti lo scenario è tutt’altro che favorevole.
Una probabilità non rara in una comunità che ha scelto di vivere in assoluto isolamento, in condizioni estremamente semplici, viaggiare con i loro tradizionali calessi (buggy) e sposarsi unicamente tra di loro. Come dire, una grande opportunità per tutti coloro che studiano genetica.