Gli alimenti sono sempre sottoposti a molteplici controlli, da cui di tanto in tanto emergono prodotti non conformi alle normative per i quali deve essere immediatamente disposto il ritiro dal mercato alimentare. Negli ultimi tempi fortunatamente le case produttrici, in particolar modo quelle italiane, stanno facendo del proprio meglio per rendere i propri prodotto sempre migliori e meno rischiosi. Tuttavia, di tanto in tanto, si legge di alcuni prodotti dei quali è stato disposto il ritiro per diversi problemi che non li rendevano conformi alle leggi.

Questa volta è toccato alla pasta, un alimento fondamentale soprattutto nella cultura alimentare di noi italiani. Ma vediamo nel dettaglio qual'è la marca e il lotto interessato al richiamo.

Pasta con parassiti: ecco la marca

Il motivo del ritiro di un lotto di pasta sarebbe la presenza di parassiti, un problema da non trascurare assolutamente. La pasta ritirata dal mercato è a marchio Valbio distribuita dall'azienda Valdigrano. Il prodotto che è interessato al richiamo alimentare è un particolare tipo di pasta di semola biologica. Per quanto riguarda il lotto a cui prestare molta attenzione possiede il numero L171295089 e riguarda un tipo di pasta biologica venduta in confezioni da 3 kg la cui scadenza è fissata per il 14/03/2020.

Più precisamente la dicitura del prodotto sarebbe la seguente: 'pasta di semola BIO – PIPE RIGATE 135'. L'azienda Valdigrano, che produce la pasta nello stabilimento di Rovato (a Brescia), si è difesa affermando che l'unico lotto di pasta che presentava il problema della presenza di parassiti è stata allontanata dallo stabilimento moltissimi mesi fa e che quindi questo non è un problema che li colpisce.

Pare insomma che questa contaminazione sia avvenuta solo dopo l'allontanamento di questo pacco di pasta.

Il ministero della salute raccomanda prudenza

Ovviamente, subito dopo l'allarme parassiti, il Ministero Della Salute ha disposto il ritiro del prodotto e raccomandato a tutti gli usuali consumatori di questo marchio di pasta di prestare molta attenzione a non consumare il prodotto, nel caso in cui ne fossero in possesso.

Giuseppe D'Agata dello "Sportello dei Diritti" ha consigliato di riportare nel supermercato di riferimento il pacco di pasta contaminata. Nel frattempo i supermercati e i vari punti vendita stanno facendo il possibile per eliminare il lotto di pasta dagli scaffali.