Supera le 100 tonnellate la quantità di alimenti biologici non idonei sequestrati dai Nas dopo controlli effettuati a tappeto nei mesi scorsi sull'intero territorio nazionale. Sono state riscontrate oltre 1500 confezioni di cibo non idoneo alla vendita, sia per problemi di etichettatura, tracciabilità e per condizioni igienico-sanitarie. Il cibo anomalo è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni dopo che sono state accertate ben 31 irregolarità in aziende ed esercizi commerciali, che hanno portato a conseguenti violazioni amministrative e a 55 mila euro totali di multa.
I controlli sul biologico sono aumentati da qualche mese per garantire al consumatore la sicurezza della filiera appartenente all'agricoltura biologica. I cibi biologici regolari dovrebbero originare da coltivazioni e allevamenti incentrati su tecniche a basso impatto ambientale, e devono seguire dettagliatamente dei protocolli che eliminano completamente l'utilizzo di diserbanti chimici, insetticidi o concimi che inseriscano nella loro composizione sostanze di sintesi.
Il vero biologico e i cibi irregolari trovati in giro per l'Italia
Un alimento definito "biologico" quindi deve avere una certificazione che dimostri la sua origine, la quale è rilasciata da organismi autorizzati dal ministero dell'Agricoltura.
Sulla confezione inoltre deve essere presente il logo delle certificazioni, che promuove gli alimenti alla categoria "biologica".I carabinieri del Nas di Treviso hanno posto sotto sequestro quasi 2000 chili di materie prime come farine di varia natura perchè erano scadute da tempo.
Ma la data di scadenza non è l'irregolarità peggiore: lo scorso maggio un'azienda alimentare del milanese ha chiuso i battenti dopo che i Nas hanno riscontrato una grande infestazione di roditori nei locali dove l'impresa produceva e immagazzinava il cibo.
Si tratta di una ditta che produce cibi per la prima colazione a base di cereali derivati da agricoltura biologica, che sono stati ritenuti ad alto rischio data la presenza dei topi e in alcuni casi anche di escrementi nell'imballaggio dei prodotti finiti.
Un'altra azienda emiliana, ispezionata dai carabinieri, è stata sanzionata ed ha subito il sequestro di più di 7 tonnellate di materie prime come erbe aromatiche e medicinali, usate per la produzione di integratori alimentari, perchè avevano superato la data di scadenza di oltre 12 mesi.
Infine aziende di Aosta e Brescia sono state denunciate per tentata frode per aver spacciato per biologico del cibo che non lo era affatto.