Da uno studio condotto nei mesi scorsi e pubblicato da poco sulla rivista Annals of Emergency Medicine è emerso come una semplice ecografia, associata a una visita in pronto soccorso, potrebbe rivelare la presenza della polmonite da Covid-19. La ricerca è stata effettuata dal reparto di Medicina d'Urgenza dell'ospedale le Molinette di Torino e ha interessato quasi il 20% dei pazienti: in particolare tra chi era risultato negativo al primo tampone naso-faringeo e si è rivelato poi positivo al virus.

L'ecografia è una tecnica usata da molto tempo per rintracciare varie patologie, da quelle all'addome fino a quelle cardiache.

Inoltre l'ecografia aveva permesso da oltre 20 anni l'identificazione di liquidi polmonari in eccesso e altre malattie da definirsi croniche nel paziente. Secondo lo studio delle Molinette, l'aggiunta della visita medica e dell'ecografia polmonare permetterebbero in tempi brevi di giungere alla diagnosi di Covid-19.

Lo studio e il tracciamento rapido

Sono stati esaminati 228 pazienti di cui solo 107 sono risultati positivi al tampone nasofaringeo. Con l'ecografia polmonare e la visita medica, ne sono stati identificati altri 21: un numero importante tra coloro a cui il tampone aveva dato esito negativo. Lo studio è stato condotto tra marzo e aprile durante la prima ondata e ha permesso di rintracciare meglio le persone affette da Covid-19.

Una rapida diagnosi già dal pronto soccorso aiuterebbe a tracciare i soggetti per evitare i contagi dentro e fuori l'ospedale. La strumentazione è stata fornita dalla ditta Butterfly Inc., la quale ha progettato un sistema di ecografi trasportabili e collegati allo smartphone; questi dispositivi si rivelerebbero essenziali anche per i test effettuati presso la propria abitazione.

A capo dello studio, il professor Enrico Lupia che ha confermato anche la possibilità di isolare i potenziali pazienti già da prima che vengano ricoverati. Il professor Lupia ha manifestato la sua preoccupazione in merito alla terza ondata e alla pressione che il pronto soccorso continua ad avvertire a causa dell’affluenza di pazienti covid e non solo.

“Il pronto soccorso è la porta d’ingresso di un ospedale, ricoverare un paziente ignorandone la positività significherebbe rischiare di aumentare il contagio”. Un migliore utilizzo dell’apparecchiatura ecografica da parte dei sanitari potrebbe essere un’arma efficace. “Il sistema ospedaliero è ancora in affanno e per questo occorre rispettare le norme di sicurezza che ormai conoscono tutti. Soprattutto con l’avvicinarsi del Natale, non bisogna abbassare la guardia”.