In base ai primi studi effettuati, i sieri Rna prodotti da Moderna, Pfizer-Biontech e da Johnson&Johnson contro la Covid-19 hanno dimostrato “una ottima efficacia contro le nuove varianti", relativamente a quelle attualmente diffuse come quella inglese e sudafricana.

Marco Cavaleri (EMA): 'Bisogna attendere studi più ampi'

A dichiararlo, il responsabile della strategia vaccini dell’EMA, Agenzia europea per i medicinali, Marco Cavaleri che in audizione alla commissione Sanità dell’Europarlamento ha commentato i primi studi effettuati al riguardo. Diversamente dalle tre tipologie di vaccino, il siero di AstraZeneca, invece, non sembrerebbe rispondere efficacemente alla variante sudafricana a seguito di un piccolo studio su 2000 casi.

Tuttavia, Cavaleri ha suggerito di "attendere studi più ampi” al fine di ottenere un quadro più completo e dettagliato sui vaccini approvati dagli organi competenti.

I criteri scientifici dell'EMA per contrastare le varianti della Covid-19

Intanto, sempre secondo quanto affermato da Cavaleri, al fine di combattere e contrastare il potenziale pericolo delle varianti, l'EMA ha individuato alcuni criteri scientifici volti a dimostrare sia l'efficacia che la sicurezza dei vaccini modificati proprio a causa delle varianti della Covid-19, che consentiranno di effettuare "esperimenti clinici ridotti" che dovrebbero assicurare procedure più celeri per l'autorizzazione.

I vaccini Moderna e Pfizer-Biontech i più efficaci contro le varianti già a partire dallo scorso gennaio 2021

Lo scorso 25 gennaio 2021 l’azienda statunitense Moderna, aveva comunicato che il proprio siero era risultato efficace nel contrasto alle varianti inglese e sudafricana a seguito di diversi test e la stessa si era, inoltre, dichiarata aperta all’eventuale ipotesi di somministrazione di una terza dose di vaccino, proprio allo scopo di contrastare le varianti aumentando ulteriormente la risposta immunitaria dei soggetti sottoposti al vaccino.

Ancora prima, esattamente l’8 gennaio scorso, anche le aziende farmaceutiche Pfizer e Biontech, sviluppatrici del relativo e omonimo siero, avevano annunciato che a seguito degli studi preliminari il proprio vaccino era risultato efficace contro le varianti seppur, all'inizio, ci fosse la preoccupazione che questa mutazione potesse permettere al virus di fuggire alla neutralizzazione degli anticorpi causata dal vaccino.

Infine, secondo Pfizer, il vaccino “è efficace contro tali mutazioni ed è anche in grado di proteggere da ben altre 15 varianti del virus”, secondo studi già precedentemente effettuati.