Il direttore medico di Pfizer Italia, Valentina Marino, è intervenuta a RaiNews24 e ha categoricamente smentito alcune illazioni che stanno circolando in queste ore: "Chi ha usato un intervallo di tempo più lungo per le dosi del vaccino Pfizer non ha riscontrato problemi". Anche Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha avallato la scelta e rassicurato tutti intervenendo nel programma di Rai Tre Agorà.

Le parole di Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia

Valentina Marino ha tenuto a precisare diverse cose e ha fatto una attenta valutazione della situazione: "Non capisco perché una decisione che ha l'intento di migliorare la copertura possa creare sfiducia, soprattutto se un vaccino funziona".

Il direttore ha ribadito che coloro che hanno utilizzato una somministrazione come quella proposta ora in Italia non hanno riscontrato problematiche. La Marino ha spiegato che il vaccino Pfizer a breve potrebbe essere conservato diversamente e "tenuto in frigo per un mese", oltre al fatto che è stata sottoposta all'Ema la possibilità di conservarlo tra i due e gli otto gradi una volta uscito dal box in cui è conservato. Il direttore ha infine svelato che i dati relativi alla vaccinazione della fascia di età che va dai 12 ai 15 anni sembrano essere davvero molto promettenti, con un'efficacia che arriva addirittura al 100%.

Il punto di vista di Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico

Intervenuto nella trasmissione Agorà che va in onda su Rai Tre, Franco Locatelli è stato possibilista relativamente ad uno slittamento dell'orario del coprifuoco ma ha anche ammesso in maniera molto netta: "La scelta spetta alla Politica, è il governo a dover decidere se saranno le 23 o le 24".

Locatelli si è espresso anche relativamente all'utilizzo delle mascherine e ha affermato che per il momento è meglio continuare ad utilizzarle e che verrà anche il momento di poter farne finalmente a meno. Per quel che concerne il fatto di poter tornare di nuovo ad abbracciarsi ha ammesso: "Potremo farlo quando ci sarà una percentuale più alta di vaccinati e una riduzione della circolazione del virus".

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha espresso il suo punto di vista anche sulla questione relativa al prolungamento dell'intervallo tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer: "Non inficia minimamente sull'efficacia dell'immunizzazione" e ha aggiunto che c'è il grande vantaggio di poter somministrare un numero maggiore di dosi. Locatelli ha chiosato sostenendo che in futuro andranno vaccinati anche coloro che sono in età adolescenziale e pediatrica, raggiungendo l'obiettivo di frenare in maniera ancor più potente l'affermarsi della carica virale. Per questo motivo ha auspicato una forte diffusione della campagna di vaccinazione anche sotto i sedici anni di età.