Secondo una ricerca condotta da Facebook e svelata dal quotidiano newyorkese Wall Street Journal, una giovane su tre presenta una visione distorta del proprio aspetto fisico e la causa di malessere interiore sarebbe da attribuire a Instagram. La società, guidata dal patron di Facebook, Mark Zuckerberg, ha acquisito i risultati di questa indagine e ha dichiarato che l'uso dei social network, in realtà, offre effetti positivi per la Salute mentale delle persone.
La ricerca del Wall Street Journal
Attraverso questa indagine, è emerso che il 32% delle giovani adolescenti che utilizzano Instagram faticano ancora di più ad accettare il proprio aspetto fisico.
Il social network, che si distingue dalle altre piattaforme per il fatto che si possono pubblicare solo immagini, nel 2021 ha toccato la vetta di un miliardo di utenti attivi, di questi il 40% è composto da giovani under 22.
Oltre a un senso di inadeguatezza, le giovani coinvolte nella ricerca hanno confessato di provare angoscia e depressione per colpa di Instagram. Un altro studio condotto parallelamente a questo, ha evidenziato che il 40% degli utenti vive nella convinzione di non essere particolarmente attraente.
Il Wall Street Journal ha raccontato la storia di Anastasia Vlasova, affetta da disturbi alimentari. La ragazza - ora diciottenne - si era iscritta a Instagram che aveva appena tredici anni e trascorreva mediamente tre ore al giorno, osannando tutte quelle influencer dai corpi statuari.
Quell'abitudine, apparentemente innocua, l'ha portata a provare nei confronti di se stessa un senso di inadeguatezza, che oggi sta tentando di superare mediante l'aiuto di una terapeuta.
L'accusa del WSJ a Facebook
Il quotidiano newyorkese ha dichiarato che Facebook, in realtà, è consapevole dell'impatto negativo dei social network sulla vita degli adolescenti, ma ha minimizzato le problematiche emerse.
Alla base di questo atteggiamento, secondo il WSJ, c'è la volontà di non fermare la crescita inarrestabile dell'applicazione, che frutta all'azienda più di 100 miliardi di dollari di entrate ogni anno.
La tendenza a pubblicare i momenti migliori spinge inconsapevolmente gli utenti, soprattutto quelli in giovane età, a voler raggiungere a tutti i costi la perfezione, creando così una vera e propria dipendenza verso la propria immagine.
Il frutto di questa ricerca affannosa genera appunto un malessere interiore, che si manifesta mediante disturbi psichici.
La lettera inascoltata dei senatori USA
Richard Blumenthal e Marsha Blackburn, senatori statunitensi, nell'agosto 2021 hanno indirizzato a Marck Zuckerberg una lettera, esortandolo a rendere pubblici i dati emersi dalla questa ricerca. Facebook ha risposto inoltrando un documento di sei pagine, che in realtà non presentava i contenuti richiesti dai senatori.