Jorge Lorenzo, neo-laureato campione mondiale della Moto GP, probabilmente crede di aver vinto non solo un titolo sportivo, ma anche il dono della preveggenza. Interrogato sul futuro, pare non avere dubbi sul fatto che per il Dottore sia finito un ciclo: "questa è stata la sua ultima opportunità di diventare campione del mondo", ha sentenziato, aggiungendo che “ci sono piloti più giovani che sono più rapidi di lui, e le statistiche lo dimostrano". Clima teso all'indomani della sua discussa vittoria, ottenuta anche grazie alla solerzia di due 'valletti' d'eccezionecome Dani Pedrosa e soprattutto Marc Márquez che, per tutto il tempo della gara a Valencia, sembrano essersi limitati a svolgere il ruolo di angeli custodi, soffocando sul nascere ogni istinto di competizione con l'illustre compatriota: l'amarezza per il "biscottone", termine usato in ambito calcistico per definire la 'combine' e tornato prepotentemente d'attualità dopo i fatti di ieri, ha impedito alla Yamaha di festeggiare con la mente sgombra il pieno trionfo di un'annata sicuramente straordinaria, terminata con i suoi due piloti al primo e secondo posto della classifica finale.

Rossi-Lorenzo, convivenza impossibile: lo spagnolo alla Honda?

Nonostante la delusione e le profezie di Lorenzo, Valentino Rossi (che ieri sera ha disertato la serata celebrativa di gala)sembra proiettato verso il futuro: "questa storia non cambia i miei piani", confessa il centauro di Tavullia a Speedweek.com, "quest'anno sono stato competitivo, quindi ha senso continuare nel 2016. Se si guarda alla storia umana, non c'è ragione apparente per cui i 37 anni [li compirà il prossimo 16 febbraio, N.d.R.] dovrebbero essere meno incisivi dei 36". Guarda avanti il nostro numero 46, ma l'unica cosa al momento certa è che la convivenza con Jorge Lorenzo risultadefinitivamente compromessa ed è davvero difficile ipotizzare che la frattura tra i due possa ricomporsi.

Stando alle notizie circolate in queste ultime ore, la Yamaha sarebbe pronta a scaricare lo spagnolo per continuare la sua avventura con Rossi. Per Lorenzo, l'approdo naturale dovrebbe essere la Honda del suo fido Márquez oppure la Ducati dell'emergente Iannone.

Il 'grande capo' Ezpeleta, il più deluso

Quello che ne esce più abbacchiato da tutta questa storia è, in ogni caso,Carmelo Ezpeleta, il patron della Dorna Sports, la società spagnola che detiene i diritti commerciali sulla Moto GP.

Don Ezpeleta non ha mai perso la speranza di assistere auna lotta all'ultima curva tra i due piloti più brillanti della stagione, senza intromissioni da parte di terzi, e, alla vigilia dell'appuntamento finale con la Moto GP 2015, aveva invitato alla riflessione e alla conciliazione tutti coloro che risultavano implicati in questa paginaantisportiva. Eppure ieri, dopo la gara, s'è sentito ricordareda un certo Dottore: " te l'avevo detto come sarebbe andata a finire".