E’ stata una giornata davvero agrodolce al Tour de France per la Tinkoff. Peter Sagan ha conquistato il traguardo di Cherbourg, arrivo della seconda tappa, da grande favorito. Ma alla gioia dello slovacco, nuova maglia gialla, fa da contraltare la sofferenza di Contador, caduto anche oggi ed arrivato a quasi un minuti di distacco. Giornataccia anche per Richie Porte, appiedato da una foratura a 5 km dall’arrivo che gli ha fatto perdere quasi due minuti.

Stuyven rischia il colpaccio

La seconda tappa del Tour de France 2016 prevedeva un percorso ondulato, con una cote di 3° categoria ad appena 1200 metri dal traguardo.

Roba troppo tosta per i velocisti, le cui squadre sono infatti rimaste a guardare, consentendo alla classica fuga da lontano di prendere un buon margine. All’attacco sono andati Benedetti e Voss (Bora Argon18), Breen (Fortuneo) e Stuyven (Trek). La giornata autunnale, con alcuni scrosci di pioggia, ha moltiplicato i pericoli, ed anche oggi è stato Alberto Contador a farne le spese. Lo spagnolo è caduto nelle fasi centrali, riuscendo a ripartire subito, ma con una evidente sofferenza.

Stuyven si è dimostrato decisamente il più forte tra i fuggitivi, e con l’incertezza regnante in gruppo la fuga è sembrata poter andare fino al traguardo. Il fiammingo della Trek ha lasciato sul posto i compagni di fuga ad una decina di km dall’arrivo approfittando di uno strappetto, e con ancora un paio di minuti di vantaggio sul gruppo ha annusato la grande impresa.

La Tinkoff sceglie Sagan

A dare una scossa decisiva all’inseguimento è stata la Tinkoff di Sagan e Contador. Nonostante le difficoltà di Contador, che si è staccato sulla salitella vicino all’arrivo, la squadra russa ha accelerato in testa al gruppo con Valgren e Kreuziger. Stuyven ha pagato caro l’ultimo strappo, scollinato ormai solo con una manciata di metri sul gruppo guidato da Kreuziger.

A 500 metri dall’arrivo così il fiammingo ha visto svanire il sogno accarezzato per tanti chilometri. Sagan ha atteso che Alaphilippe lanciasse la volata, poi ha fatto valere la sua maggior potenza e velocità per risorpassare il francese ed andare a vincere. Valverde, Daniel Martin e Matthews si sono solo potuti accodare senza poter incidere sul risultato.

Lo slovacco torna così al successo al Tour dopo tre anni e conquista anche la sua prima maglia gialla.

Il gruppo è arrivato frazionatissimo: solo 26 corridori si sono classificati con lo stesso tempo di Sagan. Nibali è arrivato nel secondo troncone a 10’’ insieme a Pinot. Contador ha sofferto moltissimo nel finale ed ha lasciato 48’’ e qualche dubbio sulle sue possibilità di recuperare al meglio. Molto sfortunato è stato Richie Porte, che ha forato a 5 km dall’arrivo, ha perso moltissimo tempo per cambiare la ruota ed ha trovato per strada solo l’aiuto di Caruso: alla fine per lui il passivo è stato pesantissimo, 1’45’’.