Quella di ieri con arrivo ad Aramon Formigal sarà ricordata come una delle tappe più belle del Ciclismo recente. La Vuelta Espana è esplosa fin dall’inizio per un inaspettato attacco di Contador e Quintana, un azzardo che però ha funzionato. Pescato nelle retrovie, Chris Froome, è rimasto staccato e senza compagni di squadra e dopo tre ore di rincorsa ha dovuto lasciare sul campo quasi tre minuti.

Vuelta Espana, i 118 km più pazzi

Dopo la battaglia di sabato si aspettavano altre emozioni nella tappa domenicale della Vuelta Espana, appena 118 km con l’arrivo in salita di Aramon Formigal.

Non si poteva però immaginare uno sparpaglio come si è determinato fin dal primo chilometro. La corsa è iniziata con un attacco frontale di Alberto Contador e Nairo Quintana, seguiti da due compagni ciascuno. Il gruppo si è sbrindellato in mille pezzi già alle prime pedalate trasformando la corsa in una lotta senza pause. Froome si è fatto trovare impreparato, è rimasto subito nel secondo troncone del gruppo, con tutti gli altri Sky dispersi ancora più indietro. Per il campione britannico la corsa è diventata così difficilissima. Sulla salita finale davanti sono rimasti solo Quintana e Brambilla, che è andato a vincere la tappa, mentre Contador ha ceduto una trentina di secondi e il secondo gruppo è arrivato sparpagliato con Froome a 2’40’’.

“Ieri non ero molto ottimista, guardavo il libro della corsa per studiare il percorso e capire cosa potevamo fare” ha raccontato Contador, risalito al quarto posto in classifica “Sapevo che sarebbe stato difficile, le pendenze non erano molto importanti, così abbiamo deciso di cominciare a pieno ritmo. Ero consapevole che sarebbe stata una scommessa pericolosa, perché se mi avessero raggiunto poi nel finale avrei pagato.

È stata una scommessa e penso che abbia portato ad un grande risultato. All’inizio sono stato generoso, ho tirato con forza, ma penso di aver fatto la cosa giusta”.

Contador ha ora rimesso nel mirino il podio: è quarto a 4’02’’ da Quintana, ma a soli 5’’ da Chaves e 25’’ da Froome. Ma al di là del risultato è l’emozione di una corsa incredibile a restare anche nella consapevolezza del campione: “Penso che abbiamo fatto un bellissimo spettacolo e che al pubblico sia piaciuto”.