Diventare neoprofessionista a 38 anni? È quello che potrebbe succedere a Stefano Cecchini, un cicloamatore toscano, figlio di un discusso medico già preparatore di Bjarne Riis. Cecchini ha raccontato alla Gazzetta dello Sport di avere diversi contatti con squadre professionistiche disposte ad ingaggiarlo. Chiamato in causa dalle dichiarazioni rilasciate alla rosea, il manager della Nippo Fantini, Francesco Pelosi, ha però smentito categoricamente le parole di Cecchini.

Cecchini, un minuto da Nibali sul Giau

Chi è Stefano Cecchini? È un cicloamatore lucchese di 38 anni, uno di quelli che le granfondo le corre per vincere, spesso riuscendoci.

Il cognome Cecchini non è nuovo nell’ambiente del Ciclismo, ed infatti Stefano è figlio del dottor Luigi, già preparatore di numerosi ciclisti dal passato burrascoso in tema di doping, come Bjarne Riis, Jan Ullrich e David Millar. Stefano si è messo in luce nel variegato mondo delle granfondo amatoriali, corse in cui il più classico ciclista della domenica pedala piacevolmente dietro ad atleti che si preparano quasi come dei professionisti. Cecchini è tra questi ultimi, ha vinto alcune granfondo importanti facendo segnare dei tempi di scalata eccellenti sulle grandi montagne. Sul Passo Giau, durante la Maratona delle Dolomiti, è riuscito a fermare il cronometro ad appena un minuto in più rispetto al tempo segnato da Nibali nella tappa del Giro d’Italia.

“Le grandi squadre del ciclismo pro mi hanno cercato” ha raccontato Cecchini alla Gazzetta dello Sport.

Pelosi: “Nessuna possibilità con la Nippo”

Dalle prestazioni nelle granfondo è partito il folle sogno del grande salto nel ciclismo professionistico a 38 anni suonati. Cecchini ha spiegato di avere diverse squadre interessate ad ingaggiarlo, facendo il nome della Nippo Fantini che si sarebbe però tirata indietro per paura di perdere l’invito al Giro d’Italia.

Il team manager della squadra italo-giapponese, Francesco Pelosi, ha però fornito una versione molto diversa della storia che il corridore ha raccontato alla Gazzetta. “Un procuratore mi ha invitato ad una cena con Stefano Cecchini, che mi ha illustrato il suo progetto di passare professionista” ha dichiarato Pelosi in una nota diffusa dal team “In quella stessa cena gli ho spiegato che con noi sarebbe stato impossibile.

Noi abbiamo un progetto che si basa sui giovani talenti italiani e giapponesi guidati da corridori esperti e di classe. Nel nostro progetto non sarebbe potuta entrare una scommessa del genere e non sono state citate altre corse o motivazioni”.