Sesta tappa della Parigi-Nizza da Aubagne a Fayence; la frazione si snoda lungo 194 chilometri, ed è Simon Yates a porre il suo sigillo sulla sesta tappa della corsa francese. Una partenza a gran ritmo: alla partenza, il gruppo è compatto e procede a ritmo estremamente elevato, tanto da non lasciare la minima possibilità di fuga nei primi chilometri. Per la prima cinquantina di chilometri, la battaglia imperversa nel gruppo senza che nessuno riesca a sganciarsi, ma Il tentativo di giornate prende corpo soltanto allo scoccare della seconda ora; Vanno via Alessandro De Marchi (Team Bmc), Axel Domont (Ag2r),Winner Anacona e José Herdada (Movistar), Michael Valgren (Astana) e altri tre corridori.

I fuggitivi riescono a guadagnare fino a quattro minuti collaborando fra loro.

Alberto Contador all'attacco

A 50 chilometri dall'arrivo, è Alberto Contador a sferrare il suo attacco insieme a Daniel Martin (Quick Step Floors) e a Sergio Henao (Team Sky), mentre nel gruppetto dei fuggitivi vengono ripresi Alessandro De Marchi e Sepulveda dopo che i due erano riusciti ad allungare sui compagni di fuga. Ma è proprio sul Col de Bourigalle che si concentra l'attacco finale che deciderà la svolta della tappa; Dal drappello dei fuggitivi che avevano preso un leggero margine di vantaggio sul gruppo, Simon Yates (Orica-Scott) prova lo scatto e riesce a prendere un ulteriore margine anche sui compagni di avventura.

Alla fine della discesa il battistrada ha accumulato 30" di vantaggio, ma secondi diventano sessanta a due chilometri dall'arrivo.

Sul traguardo Henao transita secondo

Dietro il britannico, staccato di 17" si piazza il colombiano Henao (Team Sky) mostrando una condizione brillante dopo aver concluso un ottima prova in una tappa abbastanza insidiosa.

Il podio è completato dal Redivivo Richie Porte combattivo sin dalle prime rampe della salita, e che sembra aver superato le difficoltà fisiche delle precedenti giornate. Questo anche se l'australiano non ha più alcuna possibilità di rientrare nella generale poiché ormai cronometricamente lontanissimo. Riesce invece a difendersi con grandi sforzi soprattutto nel finale, un Julian Alaphilippe affaticatissimo. Il transalpino alla fine comunque, riesce a incrementare il suo margine nella generale nei confronti di Tony Gallopin (Lotto-Soudal) che ha concluso a 3" dal rivale in maglia gialla.