È stato spettacolo nella quinta tappa della Tirreno Adriatico, quella sui muri fermani. Il percorso con una sequenza impressionante di strappi con pendenze da capogiro ha fatto grande selezione e reso la corsa molto difficile da controllare. Nel finale Quintana ha spezzato definitivamente il gruppetto dei migliori, con Peter Sagan che però ha approfittato di un tratto più facili per mescolarsi agli uomini di classifica e batterli con la sua stoccata da campione.

Tirreno Adriatico, quanto muri!

La tappa numero cinque della Tirreno Adriatico ha portato il gruppo a Fermo attraverso un percorso spacca gambe, costellato di muri e strappi e con pochissima pianura.

Purtroppo la Tirreno Adriatico ha saluto Fabio Aru, che stamani non è ripartito per un malanno che l’ha debilitato negli ultimi giorni. Anche Adam Yates ha dovuto lasciare e rinunciare così al secondo posto in classifica, anche lui per problemi fisici. La corsa è stata battagliatissima, con già un’intensa lotta per portare via la prima fuga. Alla fine è riuscito ad andarsene un gruppetto con anche Moscon, Moser, Ballerini e Canola, ma il gruppo non ha mai concesso molto spazio in una corsa che è rimasta sempre molto veloce. La fuga è stata ripresa presto e la Sky ha continuato la strategia aggressiva dei giorni scorsi, cercando ripetutamente di sganciare un gruppetto, con Kwiatkowski particolarmente aggressivo.

Sagan e Quintana da padroni

La sequenza di muri ha sempre più ridotto il plotone, e anche Quintana è rimasto a corto di gregari. Ma il colombiano non ha mai sofferto grazie alla sua chiara superiorità e al fatto che la corsa è rimasta fluida più per la vittoria di tappa che per la classifica. Ad una decina di km dall’arrivo, sull’ennesimo muro, Nibali è stato costretto alla resa, mentre davanti Kiryenka e Luis Leon Sanchez guidavano la corsa.

Ma anche un successivo attacco di Van Garderen è caduto nel vuoto, e a 3 km dall’arrivo, su una rampa all’entrata di Fermo, è stato direttamente Quintana a dare il colpo decisivo per spezzare il gruppo. Davanti sono rimasti solo gli uomini di alta classifica, con un Thomas particolarmente reattivo. Ma Peter Sagan ha approfittato di un tratto più scorrevole per trascinare un secondo plotoncino al rientro e nel rettilineo finale in ascesa il Campione del Mondo ha regolato Pinot, Roglic e Thomas.

In classifica Nairo Quintana è ormai certo della vittoria finale contando su un vantaggio di 50’’ su Pinot, 1’06’’ su Dennis e 1’15’’ su Roglic, con anche Dumoulin e Thomas che possono ancora aspirare al podio.