Andrea Guardini si ricorderà a lungo della sua partecipazione alla Parigi Roubaix 2017. Il velocista veneto della UAE Emirates non ha certo fornito una prestazione atletica indimenticabile su un percorso davvero ostico per le sue caratteristiche, ma ha vissuto una disavventura davvero curiosa. Dopo essersi ritirato, Guardini ha deciso di raggiungere in bicicletta la zona dell’arrivo, ma si è ritrovato senza volerlo su un’autostrada ed è stato salvato dalla gendarmeria francese.

Guardini dal pavè all’autostrada

Andrea Guardini stava pedalando nelle retrovie del gruppo della Parigi Roubaix, ormai senza più speranze di rientrare nel vivo della corsa.

Arrivato al secondo rifornimento fisso, ad una settantina di chilometri dall’arrivo, Guardini ha deciso di ritirarsi. Visto che il percorso nella parte finale della Parigi Roubaix disegna diversi zigzag per andare a cercare i settori di pavè senza andare direttamente al velodromo, Guardini ha proseguito in bicicletta contando di raggiungere l’arrivo con la via più breve. “Mi hanno detto di tagliare ed andare all’arrivo” ha scritto poi il corridore veneto sulla sua pagina Facebook. Non conoscendo perfettamente la zona però Guardini ha imboccato erroneamente un’autostrada. Il corridore è stato notato da una pattuglia della gendarmeria e accompagnato in caserma. Da lì Guardini ha potuto farsi rintracciare dalla squadra che ha provveduto al recupero del corridore.

La disavventura è finita bene, anche se poi Guardini ha dovuto subire le prese in giro dei compagni per la sua imprevista gita in autostrada.

UAE Emirates, una buona Roubaix per Marcato

Andrea Guardini è stato uno dei sette corridori della UAE Emirates che non hanno portato a termine la Parigi Roubaix. Degli otto partiti da Compiegne il solo Marco Marcato è riuscito a vedere il velodromo di Roubaix, arrivando nel secondo gruppo inseguitore, al 26° posto ad oltre due minuti da Van Avermaet.

Marcato è stato fermato per due volte da inconvenienti meccanici, ma è rimasto nel vivo della corsa fino al passaggio chiave del Carrefour de l’Arbre dove ha dovuto mollare anche a causa dei crampi. “Ho cercato di stringere i denti e fare del mio meglio, la top venti non era lontana” ha raccontato il corridore veneto. Non hanno invece concluso la corsa Matteo Bono, Roberto Ferrari, Marko Kump, Sacha Modolo, Oliviero Troia, Federico Zurlo e come già detto Andrea Guardini.