Nel 1896 due tizi di Roubaix si proposero di fare una corsa ciclistica su strada (all'epoca non era uso) che si concludesse nel nuovissimo velodromo cittadino. Nacque così la Parigi-Roubaix: "Una maledetta lotteria per i belgi che si corre sulle pietre" – Jacques Anquetil. Giunta alla 115esima edizione, si correrà su 257 chilometri di cui 66 su pavé ovvero sulle pietre, per un totale di 29 settori, il primo dopo 97 km. e l’ultimo nell’abitato di Roubaix. Sul velodromo di Roubaix è previsto sole (e meno male!) e non è cosa da poco se devi correre a 50 kmh su sassi centenari.
I corridori da tenere d'occhio
Ecco i migliori corridori da tenere d'occhio per questa 115esima edizione della corsa nata nel 1896. Il primo non può essere che...
Tom Boonen
È l'attuale Monsieur Paris-Roubaix: è partito 14 volte da Compiègne, arrivando tra i primi 10 ben undici volte, tagliando per primo il traguardo per ben quattro volte. Questa sarà l'ultima Roubaix per il belga della Quick-Step Floors, ma non scendono le probabilità di vincerla anche se la sua condizione non è più quella di un tempo. Il suo ritiro (annunciato un anno fa per questa domenica) e quello di Cancellara l'anno scorso, marcano la fine di un'era nella quale questi due hanno dominato le classiche e non solo. Di certo i bookmaker non lo danno come favorito, ma non contano che ognuno dei 700.000 sul percorso sarà lì per incitare Tom Boonen.
Peter Sagan
Il campione del mondo si schiera alla partenza con il favore dei bookmaker, come è successo in quasi ogni corsa da inizio stagione. Talvolta ha vinto, la maggior parte è finito sul podio, ma ogni volta regala spettacolo, come l'anno scorso quando saltò letteralmente Cancellara che stava ancora cadendo:
Non è mai finito sul podio di Roubaix, ma indubbiamente ha tutte la caratteristiche necessarie per vincere questa gara e visto com'è andata al Fiandre sarà più carico che mai.
John Degenkolb
Un uomo che è già finito sul gradino più alto del podio è John Degenkolb della Trek-Segafredo. Buone prestazioni da Under 23 con un bronzo ai mondiali di Varese 2008, un 4° posto in un'impegnativa tappa del Giro della Valle d'Aosta 2009 e argento ai mondiali australiani 2010.
Oltre a 10 tappe alla Vuelta, nel 2015 ha vinto la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix, ma nel 2016 la sua stagione è stata seriamente compromessa da una 73enne inglese che viaggiava contromano, investendo il campione tedesco ed alcuni compagni di squadra, durante un camp in Spagna. Ha subito un intervento per la sutura di una ferita alla coscia e alla mano oltre all'avambraccio fratturato. La prognosi di novanta giorni lo ha tenuto lontano dalle corse e ha fatto un percorso di riabilitazione fino a gennaio. 7° posto al Fiandre, 5° alla Gent-Wevelgem: sembra tornato quasi al suo meglio e torna alla Roubaix per vincerla con una squadra fortissima (Theuns, Stuyven, Van Poppel, Rast, ...) che lo accompagnerà sul traguardo dove potrà far valere le sue doti di velocista.
Ian Stannard e Luke Rowe
I due britannici sono cresciuti lentamente e bene raggiungendo buoni risultati sulle classiche in pavé degli ultimi anni oltre a poter contare su una squadra potente, il Team Sky, in cui ci sarà anche il talento italiano Gianni Moscon, che compirà 23 anni il 20 aprile.
Dopo la Milano-Sanremo e la Strade Bianche vinte con Kwiatkowski, l'obiettivo della Sky è la Roubaix: faranno di tutto per vincerla e potendo contare su due capitani raddoppiano le probabilità.
Mattew Hayman
Vale la pena citarlo anche solo per la sua storia. Vi ricordate come eravate o cosa facevate nell'aprile del 2000? Hayman sì, finiva la sua prima Roubaix al 65esimo posto. Ci sono voluti 15 tentativi e poi si è ritrovato con Tom Boonen, Ian Stannard e Sep Vanmarcke nel velodromo, ha provato a sprintare e, incredulo, ha vinto.
Anche per questo è una corsa folle, una wacky race.
Sep Vanmarcke
Grande assente a causa di un brutto infortunio al fiandre, peccato.
So disappointed that I can't start at #ParisRoubaix! A springclassics season to forget. Cobbles, next year I'm back! https://t.co/UDZRRFbgw7
— Sep Vanmarcke (@sepvanmarcke) 5 aprile 2017
Oliver Naesen
Il terzo posto alla E3 Harelbeke lo pone di diritto tra i corridori da tenere d'occhio. Il belga della AG2R La mondiale ha costruito la sua carriera tra gli élite nelle varie e molto meno note classiche del nord, qualche giro (giretto) del Belgio o la 4 giorni di Dunkerque. Un tour e un delfinato l'anno scorso al primo anno con una squadra professional (la svizzera IAM cycling), ma solo per obblighi di squadra.
Se la polivalenza non è il suo forte, magari lo saranno i tratti in pavé: non sembrava soffrire le ruote né di Sagan né di Van Avermaet sui muri della Ronde, né quella di Gilbert sul traguardo di Harelbeke dopo soli 2 anni tra i grandi. Da vedere.
Greg Van Avermaet
Circolano voci sibilline circa una pozione magica trovata durante l'inverno perché il 32enne della BMC sembra essere il più forte, sempre, su ogni terreno. Trionfo alla Omloop, argento alla Strade Bianche, maglia di leader per un giorno alle Trireno, per 2 giorni alla Volta Valenciana (ad inizio febbraio!) oltre al secondo posto al Fiandre nonostante la caduta e due primi posti ad Harelbeke e nella Gent-Wevelgem. Tutte vittorie di forza.
Sembra che quando vuole, può. Se vincesse a Roubaix sarebbe la sua prima Monumento, alla veneranda età di 32 anni, ma sarebbe anche il 12 vincitore delle ultime 12 Classiche Monumento. Questo ci dice molto sul livello del ciclismo odierno.
Niki Terpstra
Fortuna o sfortuna è compagno di squadra di Tom Boonen alla Quick-Step Floors. Non ha niente da perdere e una fuga fortunata potrebbe portarlo a vincere il sasso, quello che viene consegnato a chi per primo taglia il traguardo di Roubaix, come nel 2014. Terzo al fiandre, quarto alla Gent-Wevelgem, campione del mondo in carica contro il tempo: sulla carta è un gran favorito.
Alexander Kristoff
Dalla Norvegia, dopo la vittoria alla 3 giorni De La Panne, il 30enne è di diritto tra i favoriti.
Quarto alla Milano-Sanremo, ovvero primo del gruppo, ha migliorato la sua resistenza facendo bene anche a cronometro e resistendo in salita. Non è molto lontano dalle caratteristiche di John Degenkolb.Ha dichiarato che il 2017 non è iniziato molto bene, che non si sente troppo in forma, ma il 5° posto al Fiandre solo domenica scorsa sembra smentirlo. Il compagno del Team Katusha - Alpecin Tony Martin (4 volte campione del mondo a cronometro) potrà guidarlo a tutta velocità sul pavé.
Gli italiani in gara
Il già citato Gianni Moscon, Team Sky, è forse ancora un po' giovane, ma quanto è forte!
Sacha Modolo, uomo di riferimento del team UAE Emirates 6° al fiandre: bravissimo il 29 enne trevigiano!
A Matteo Trentin, 27enne talento della Valsugana che abbiamo visto a lungo in testa al Fiandre, spetta il compito di gregario sia di Terpstra sia di Boonen, ma non è esclusa qualche sorpresa.
Gli altri corridori che potrebbero fare bene, ma senza troppi precedenti sono Marco Marcato (Uae Emirates), Daniele Bennati (Movistar), Oscar Gatto (Astana) e Jacopo Guarnieri (FDJ).
Per Greg Van Avermaet correranno Daniel Oss e Manuel Quinziato mantenendo il capitano della BMC nelle prime posizioni.
In TV
Partenza da Compiegne ore 10.55
Arrivo a Roubaix ore 17.30 circa
Diretta TV su Rai Sport ed Eurosport dalle ore 11.