Cleveland Cavaliers-Toronto Raptors 125-103 (2-0)

Infermabile, insuperabile, semplicemente imbattibile. Sembra proprio essere così per quanto riguarda LeBron James, che ancora una volta si dimostra “bestia da Playoff”.

E’ proprio nei mesi più importanti della stagione NBA che il numero 23 dei Cleveland Cavaliers da il meglio di sé. 39 punti messi a referto in Gara-2 e Toronto Raptors sotterrati ancora sotto 22 punti di distacco.

Oltre alla soddisfazione della vittoria, James può anche vantarsi di aver superato Kareem Abdul-Jabbar nella classifica dei migliori realizzatori della post-season.

Il giocatore dei Cavs ora è salito a quota 5.777 punti, a soli 210 dal leader tutti i tempi Michael Jordan.

Per chiudere il capitolo James c’è anche da dire che da quella sconfitta in Gara-5 delle scorse Finals, la musica è veramente cambiata. 9 vittorie in altrettante partite di Playoff con quasi 35 punti di media, 10 rimbalzi e 8 assist, il tutto tirando con un superbo 54% dal campo.

Oltre all’incredibile prestazione del Prescelto c’è da segnalare anche i 22 punti conditi con 11 assist di Kyrie Irving e i 18 segnati da Channing Frye con 5/7 da oltre l’arco.

Nulla da fare per i Raptors

Coach Casey aveva provato a cambiare le cose in quintetto, abbassandolo con l’entrata di Norman Powell e Patrick Patterson al posto di Jonas Valanciunas e DeMarre Carroll, spostando anche Serge Ibaka da ala forte a centro.

Mossa che si è rivelata inutile però, nonostante Valanciunas abbia portato un contributo da 23 punti partendo dalla panchina.

Tattica vincente invece per i Cavs è stata quella di raddoppiare DeMar DeRozan, costringendolo a segnare il suo primo canestro in avvio di quarto periodo per un totale finale di 5 punti con 2/11 al tiro.

Invece destano preoccupazioni le condizioni di Kyle Lowry, reduce da una Gara-2 da 20 punti, ma impossibilitato a giocare il quarto decisivo per una scavigliata subita nel terzo periodo.

Ora Toronto deve fare qualcosa per provare ad arginare lo strapotere dei Cavs visto in Ohio, che sia proprio il calore del suo pubblico a dargli la spinta necessaria a far girare la serie?

San Antonio Spurs-Houston Rockets 121-96 (1-1)

Erano stati troppo brutti per essere veri i San Antonio Spurs visti in Gara-1 e nel secondo atto della serie si sono ripresi tutto con anche gli interessi.

Dopo aver perso di 27 lunghezze la prima sfida, San Antonio si prende Gara-2 con un +25.

Vittoria frutto della solita ottima partita di Kawhi Leonard da 34 punti, 8 assist e 7 rimbalzi, ma il segreto della sua gara sta nella difesa. Infatti il numero 2 degli Spurs concede solamente 8 punti come difensore primario, nessuno nel corso del primo tempo.

Tutta la difesa dei padroni di casa funziona a dovere, infatti James Harden viene tenuto a soli 13 punti con 3/17 al tiro, mentre dopo una Gara-1 da 22/50 al tiro da tre punti, in questa partita gli Spurs concedono solamente un 11/34.

Popovich azzecca la mossa di mettere Pau Gasol in quintetto al posto di David Lee, riuscendo a far lievitare le percentuali al tiro fino al 54% finale.

Si redimono da una pessima Gara-1 anche LaMarcus Aldridge (15 punti e 8 carambole) e Danny Green (12 punti).

L’infortunio di Tony Parker

Unica nota negativa della partita degli Spurs è l’infortunio patito da Tony Parker, caduto pesantemente sulla gamba sinistra a poco meno di 9 minuti dal termine, dopo aver tentato un jumper a centro area.

Il francese è rimasto diversi minuti sul campo a tastarsi il ginocchio, prima di provare a rialzarsi senza riuscirci e dovendo venire accompagnato fuori dal rettangolo di gioco in sedia a rotelle.

Nelle prossime ore la risonanza magnetica ci dirà di che entità è il danno e quanto tempo dovrà stare fuori.

Importante sottolineare che Parker fino ad allora aveva segnato ben 18 punti in 26 minuti.

Speriamo che il francese possa essere della contesa in Gara-3, prevista nella tana degli Houston Rockets.