Il Giro del Delfinato ha rilanciato la Astana ai vertici dopo un periodo nero grazie alla vittoria di Jakob Fuglsang ma anche alla ritrovata brillantezza di fabio aru. La squadra kazaka si avvicina così al Tour de France con due possibili leader per la classifica generale, il danese che era stato insignito del ruolo fin dall’inverno e il sardo che invece arriva alla corsa dopo aver saltato per infortunio il Giro d’Italia. Nonostante l’esaltante Delfinato, Beppe Martinelli ha chiarito che non ci saranno stravolgimenti di ruoli e che Fuglsang resta il leader della Astana per il Tour de France.

Astana, i ruoli per il Tour

La stagione dei grandi giri in casa Astana era stata definita con il Giro d’Italia per Fabio Aru e il Tour de France per il danese Jakub Fuglsang. Poi purtroppo gli eventi hanno travolto tutto, con l’infortunio di Aru e soprattutto la tragica scomparsa di Scarponi.

Fabio Aru ha ricominciato a correre al Delfinato della scorsa settimana, ritrovando subito una brillantezza e continuità insospettabili per un corridore reduce da tre mesi di stop. Fuglsang dal canto suo ha confermato le attese della vigilia che lo volevano in grandissima condizione. Il danese è andato a vincere due tappe e la classifica finale, anche grazie al lavoro di Aru che si è speso con una bella azione prima del gran finale.

La Astana si è così trovata con due corridori potenzialmente leader in vista del Tour de France, una situazione da chiarire per non far diventare un problema quella che potrebbe invece essere un’opportunità strategica vantaggiosa. “Abbiamo due corridori importanti invece che uno” ha spiegato il ds Beppe Martinelli a Cyclingweekly.

“Fuglsang ha dimostrato al Delfinato di meritare la leadership per il Tour de France. Penseremo anche a Fabio, anche se in questo momento la cosa più importante è aver ritrovato fiducia e serenità” ha continuato il Ds bresciano.

‘Iniziamo con Fuglsang capitano’

Martinelli ha ribadito l’importanza di questa vittoria al Delfinato e la spinta che può dare verso il Tour.

“Vincere il Delfinato è stata una grande cosa, ne avevamo bisogno per sapere che abbiamo lavorato bene e per essere più rilassati” ha continuato l’esperto tecnico della Astana. “Inizieremo con Fuglsang come capitano, ma Aru potrà essere competitivo come ha fatto al Delfinato, è sempre meglio avere due opzioni”.

Martinelli ha anche parlato di questo Chris Froome così in difficoltà rispetto alle scorse stagioni. Nonostante il campione britannico sia ancora a secco di vittorie in questo 2017, Martinelli pensa che la sua era al Tour possa continuare: “Non è lo stesso Froome dello scorso anno o di due anni fa, ma al Tour sarà ancora lui l’uomo da battere perché ha la squadra più forte e sa come si vince” ha spiegato Martinelli.