Nell'NBA Sunday si sono disputate 5 partite, fra queste c'è il match fra due possibili contenders: Cleveland Cavaliers - San Antonio Spurs.

Charlotte Hornets - Detroit Pistons (114-98)

Inizia e finisce col turbo questa partita per Charlotte, che si impone su Detroit per tutti i 48 minuti. Oltre alla doppia-doppia (17-12) di Dwight Howard, alla vittoria degli Hornets contribuiscono anche Nicolas Batum con 15 punti, ben 9 assist e il solito All-Star Kemba Walker con 17 punti. Grande aiuto arriva anche dalla panchina capeggiata dal lungo Kaminsky con 13 punti e 8 rimbalzi.

Per quanto riguarda Detroit, invece, non è bastato il lavoro di Griffin (20 punti, 4 assist e 4 rimbalzi) e di Drummond che firma l'ennesima doppia-doppia della sua carriera (14-14). Questo KO pesa tantissimo per Detroit, il quale si allontana sempre più dal suo obbiettivo principale, una posizione playoff.

Denver Nuggets - Houston Rockets (114-119)

E' servito un super harden, che assapora sempre di più il titolo di MVP, per portarsi a casa una partita difficile nella fredda Denver. Questa notte ha siglato ben 41 punti, contornati da 8 rimbalzi e 7 assist. Diventano ormai consuetudini per lui le triple con tanto di stepback, che fanno impazzire la difesa dei Nuggets. Le triple da lui segnate sono state ben 6, tirando con il 60% dall'arco, cifre che lo portano ad essere pronosticato come MVP dell'anno da quasi tutti i bookmakers.

Bene anche il compagno Chris Paul con 23 punti, 5 rimbalzi e 6 assist. Nell'altra sfonda troviamo Denver che tutto sommato non ha giocato male, tenendo testa per tutta la partita a questi inarrestabili Rockets. Nel finale si è fallito il -1 che avrebbe potuto riaprire la partita ma purtroppo la sorte questa notte non era dalla loro parte.

Sono 5 i giocatori in doppia cifra per Denver, tra cui Will Barton con 25 punti e Nikola Jokic vicinissimo alla sua quarta tripla-doppia di fila (21 punti, 14 rimbalzi, 8 assist). Con questa vittoria sono 12 i successi consecutivi per i Rockets e non sembra che siano intenzionati a fermarsi. Ora la sfida fra la squadra texana e Golden State per il primato a West è più accesa che mai.

Milwaukee Bucks - New Orleans Pelicans (121-123 AOT)

Milwaukee mette sin da subito le cose in chiaro chiudendo il primo quarto a +11. Nel secondo quarto allunga ulteriormente con una tripla di Tony Snell che porta addirittura al +17. Nel terzo quarto inizia la rimonta dei Pelicans che, grazie ad un parziale di 18-3 si portano in vantaggio sull'85-87 a fine terzo periodo. Nel quarto finale Milwaukee si smuove mantenendo la partita in equilibrio totale. A 15 secondi dalla fine, in parità assoluta, Davis subisce un fallo regalando un possesso, non finalizzato da Mirotic che sbaglia la tripla della vittoria. Ai supplementari i Pelicans ritrovano Rajon Rondo che porta la squadra al +4. Sembra ormai finita, ma New Orleans sbaglia malamente una rimessa.

La palla recuperata viene malgestita da Antetokounmpo che azzarda una tripla troppo lunga, finalizza infine Jason Terry, ma la conclusione arriva solo dopo la sirena. Partita al cardiopalma che assegna la quinta vittoria di fila a New Orleans, trainata da Anthony Davis che lavora duramente per colmare il grosso buco lasciato dall'infortunio del lungo DeMarcus Cousins. Jrue Holiday uomo della partita indiscusso con 36 punti, 9 rimbalzi e 6 assist, seguito da Anthony Davis che timbra una doppia-doppia (27-13).

Washington Wizards - Philadelphia 76ers (109-94)

Partita già compromessa per Philadelphia nel primo tempo, grazie a un iperattivo Kelly Oubre che sigla già 16 punti nei primi due quarti. Philadelphia non riesce a intimidire i Wizards, toccando solo un umile -8.

Bene anche Bradley Beal con 24 punti e 8 assist, Otto Porter Jr. con con 23 punti e 7 rimbalzi e il centro polacco Gortat con una doppia-doppia (13-10). Serata no invece per i 76ers al tiro, tirando complessivamente con il 36% dal campo e 27,3% da tre. Non basta la doppia-doppia di Joel Embiid (25-10) e la sempre positiva performance del rookie Ben Simmons (16-8-8). Il nostro Marco Belinelli segna 10 punti registrando un povero 2/7 da tre.Così con questo KO viene stoppata la striscia positiva di 7 partite vinte dei 76ers.

Cleveland Cavaliers - San Antonio Spurs (94-110)

Alla Quickens Loans Arena, ad avere la meglio è l'armata di Gregg Popovich che espugna l'Ohio sconfiggendo Cleveland. La sfida inizia con un vantaggio Spurs, sfumato poi da palle perse e canestri concessi troppo facilmente.

Gregg Popovich, infuriato, cerca di incitare i suoi a non abbassare la guarda, ma i ragazzi di San Antonio non rispondono facendosi sorpassare facilmente nel secondo quarto e toccando anche il -8. Si va all'intervallo lungo con i padroni di casa sopra di 3. Il terzo quarto sorride agli Spurs, fortunati grazie a una 'serata no' al tiro per i ragazzi di Coach Lue. Allo scadere del terzo quarto, tripla magistrale di Forbes che riporta gli Spurs avanti. Nel quarto quarto, San Antonio approfitta di una breve pausa di LeBron James, confermando il proverbio 'quando il gatto non c'è, i topi ballano'. Gli Spurs, appena conquistato un solido +13, annientano le ultime speranze di vittoria di Cleveland modificando i ritmi della partita. Con questa vittoria, la squadra texana riesce a interrompere la serie negativa di partite perse, rientrando in carreggiata per le zone alte della Western Conference.