C'era grande attesa tra gli appassionati di sci alpino per la prova dello slalom gigante femminile alle Olimpiadi di PyeonChang. Il team azzurro partiva con fondate chance di medaglie con Federica Brignone in corsa con le grandi della specialità per la medaglia d'oro. Il via era fissato per le 2:15 ora italiana con la ventisettenne milanese che sarebbe scattata dal cancelletto di partenza con il pettorale numero 1 e Manuela Moelgg con il 2. In gara anche Marta Bassino (9), in crescendo di forma, e Sofia Goggia (15). Quest'ultima a poche ore dall'inizio della prima manche ha annunciato via Twitter il rinvio della gara: 'Temperature troppo alte, neve molle e afa, gara cancellata'.

Una grande delusione per i tanti fan delle azzurre che avevano deciso di trascorrere una notte insonne con la speranza che l'alba si tingesse d'oro. Dopo l'ultimo sopralluogo gli organizzatori ha deciso che la gara non poteva andare in scena per il vento forte e per la temperatura rigida (-23 gradi). Da sottolineare che la prima manche era stata tracciata dall'allenatore italiano Giovanni Rulfi. In un primo momento il gigante è stato rinviato a data da destinarsi con il calendario dello sci alpino già stravolto dall'annullamento della discesa libera maschile che sarà recuperata giovedì 15 febbraio. Successivamente i vertici della Fis hanno comunicato che la gara sarà recuperata nella notte di giovedì con inizio all'1:30 e seconda manche fissata per le 5:30.

Cambio di programma anche per il super gigante maschile che si disputerà venerdì 16 con inizio alle tre. Da rimarcare che le specialità tecniche si disputano a Yongpyong mentre Jeongseon è la sede delle gare delle discipline veloci. Il capo allenatore della squadra femminile azzurra, Matteo Guadagnini, ha spiegato che non c'erano le condizioni per scendere in pista. 'La faccia bruciava da quanto il vento ci sbattesse contro'.