L’epica Strade Bianche di ieri ha rafforzato le certezze di Wout Van Aert nel suo passaggio dal ciclocross al Ciclismo su strada. Il tre volte iridato di ciclocross ha già gareggiato su strada in alcune corse delle passate stagioni, ma quest’anno si è deciso ad alzare in maniera importante l’asticella. Il giovane fuoriclasse fiammingo ha già ben figurato nella Het Nieuwsblad della scorsa settimana, e la Strade Bianche ha avvalorato il suo talento a tuttotondo in vista delle prossime classiche.

Van Aert: ‘Più vicino del previsto alla vittoria’

La presenza di Wout Van Aert alla Strade Bianche destava grande curiosità.

Da fenomeno assoluto nel ciclocross, Van Aert era ritenuto un possibile campione anche nel ciclismo su strada e questo era il momento di cominciare a testare il suo valore. Dopo aver conquistato il suo terzo titolo mondiale nel ciclocross il belga ha deciso di proseguire con la stagione delle classiche su strada.

Alla Het Nieuwsblad è stato nel gruppo dei migliori nonostante un inseguimento per una foratura. La Strade Bianche di ieri era il suo secondo impegno e la classica toscana degli sterrati ha dato una misura chiara del suo talento. Van Aert si è inserito nel gruppetto dei migliori nel tratto di Monte Sante Marie, e non ha esitato a seguire Romain Bardet quando lo scalatore francese ha attaccato ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo.

Van Aert ha pedalato con eleganza ed efficacia, dando man forte al più esperto compagno di fuga. Nel finale i due sono stati raggiunti e superati da Benoot, ma Van Aert ha difeso strenuamente il terzo gradino del podio, un risultato eccezionale per un corridore con poca esperienza da stradista. “Sono andato più vicino alla vittoria di quanto pensavo al via, ma nel finale ho sofferto davvero tanto” ha dichiarato in conferenza stampa il corridore belga, che sullo strappo verso Piazza del Campo è ha messo piede a terra dopo aver raschiato ogni energia dal fondo del barile.

‘Tornerò per fare meglio’

Van Aert ha poi raccontato la sua avventura alla corsa senese, quei 50 km all’attacco con Bardet, rivelando di aver sofferto per un’alimentazione non perfetta.

‘Ho fatto bene a muovermi con Bardet anche se mancava molto all’arrivo. Negli ultimi 50 km però mi sono mancati gli zuccheri, ero praticamente morto. Pensavo solo al podio e sono contento di averlo centrato” ha spiegato il giovane fiammingo, che ora continuerà la sua stagione con le classiche al nord fino alla Parigi Roubaix. “Questo è un grande punto di partenza per la mia carriera di corridore da classiche, non pensavo di andare così forte. L’obiettivo è già raggiunto, qualsiasi cosa arriverà ora sarà un bonus e nei prossimi anni tornerò alla Strade Bianche per migliorare questo risultato” ha promesso Van Aert.