Le trattative proseguono, anche se in queste ultime settimane sono state date alcune 'tracce' alternative. Anthony Joshua e Deontay Wilder si scrutano a distanza mentre i rispettivi manager continuano i contatti per organizzare quello che si prennuncia un autentico 'scontro tra Titani'. Si tratta certamente del combattimento più atteso e più chiacchierato nella categoria dei pesi massimi dai tempi di Lennox Lewis vs Mike Tyson. In una delle ultime interviste, rilasciata a PepTalkUK, canale Youtube dedicato a boxe e calcio, Anthony Joshua ha dichiarato di volere fortemente salire sul ring per affrontare Wilder.
'Wilder è il mio ultimo ostacolo'
"Spero che quello contro Wilder sia il mio prossimo comnbattimento - ha detto il pluricampione mondiale britannico - anche perché dopo aver battuto Joseph Parker, questo è il mio ultimo ostacolo (per la riunificazione del titolo dei pesi massimi, ndr)". Joshua ha fatto il punto della situazione, sostenendo che le rispettive parti dopo aver scambiato le rispettive offerte, stanno esaminando tutti i dettagli. "Voglio questo combattimento perché penso che sia il mio destino e che sia stato scritto". Nelle scorse settimane lo staff di Joshua aveva inviato un'offerta a Wilder pari a 12,5 milioni di dollari per organizzare il combattimento nel Regno Unito. La controparte aveva replicato con una mega offerta di 50 milioni, a patto che si combattesse negli Stati Uniti.
Il promoter di Joshua, Eddie Hearn, aveva preteso l'invio di un contratto che non è mai arrivato, motivo per cui non ha accettato l'offerta a scatola chiusa. Ma a quanto pare le discussioni sono andate avanti, anche se i rispettivi manager non si sarebbero visti faccia a faccia nemmeno quando Hearn è stato a New York. "I nostri team stanno discutendo ogni dettaglio - rassicura Joshua - a partire da dove si disputerà il combattimento, l'orario di inizio, i diritti pay-per-view, i luoghi delle conferenza stampa e tutti gli eventi collegati.
Le mail che ci siamo scambiati sono state la ciliegina sulla torta per far capire ciò che comporta questo combattimento in termini di soldi". Nel futuro immediato di Joshua, però, ci potrebbe essere anche la difesa obbligatoria contro Alexander Povetkin. "Sarebbe la difesa obbligatoria WBA - ammette il campione mondiale Super WBA, IBF, IBO e WBO - ma sono onesto, non sono molto interessato a questo combattimento o, almeno, non adesso che c'è l'opportunità di combattere contro Wilder.
Deve accadere quest'anno".
La sede contesa
Al di là della borsa e delle rispettive fette di una grande torta, uno dei contenziosi sul match riguarda la sede. Eddie Hearn non ha mai nascosto la sua intenzione di voler combattere nel Regno Unito, anche perché il match verrebbe organizzato in uno stadio così come già accaduto per gli ultimi combattimenti iridati di AJ, elemento che garantirebbe oltre a tutto il resto anche un corposo incasso. Lo staff di Wilder, però, insiste per combattere negli Stati Uniti, probabilmente a Las Vegas. "Abbiamo tutti lavorato duramente per creare qualcosa che non si era mai visto prima nel Regno Unito - ha detto Hearn, intervistato da IFL TV - e pertanto sono convinto che questo combattimento deve svolgersi qui, nella nostra tana del leone".