Anche la quinta tappa del Giro d'Italia 2018 si correrà il Sicilia. Giorno 9 maggio infatti è in programma la frazione che porterà la carovana rosa da Agrigento a Santa Ninfa, nella Valle del Belice. Una tappa che non è molto lunga ma che presenta diverse insidie per i corridori. Chi vorrà vincere dovrà sicuramente spendere molte energie. Per capire come potrebbe andare a finire questa corsa è bene dare uno sguardo al percorso, a quel che attende il gruppo.

Il percorso della quinta frazione del Giro

Si parte dalla bellissima Agrigento alle 13.20 di mercoledì 9 maggio e c'è da dire che la prima parte di questa tappa del giro non presenta molte insidie.

Si supera Porto Empedocle e Montallegro per arrivare dopo sessanta chilometri a Sciacca. Al chilometro numero 77 è previsto il rifornimento, a Menfi, quindi la strada inizia leggermente a salire verso Santa Margherita di Belice, dove è posto un Gran Premio della Montagna di quarta categoria. Da adesso in poi il percorso inizia a farsi "nervoso", con continui saliscendi che faranno bruciare tante energie ai corridori. Superata infatti Santa Margherita di Belice e la relativa discesa, si ricomincia a salire verso Partanna, altro Gran Premio della Montagna di quarta categoria. Intendiamoci, non ci sono grandi pendenze, ma chi soffre quando la strada inizia a impennarsi potrebbe perdere terreno dal gruppo.

Siamo al chilometro 112 e non è ancora finita, perché a Poggioreale Vecchia è in programma il terzo e ultimo Gran Premio della Montagna di quarta categoria. Al chilometro mancano ancora una ventina di chilometri. La corsa probabilmente potrebbe decidersi in extremis. Il finale infatti prevede uno strappo di poco più di un chilometro a -2 dall'arrivo.

Qui la pendenza è impegnativa, siamo al 12%. Quindi gli ultimi mille metri, prima in discesa e poi ancora in salita.

Chi può vincere questa quinta tappa?

Il percorso non è certo adatto ai velocisti. Questi continui saliscendi metteranno sicuramente in affanno gli specialisti dello sprint. Questa quinta tappa del Giro 2018 sembra in realtà essere adatta per una fuga a lunga gittata.

Probabilmente fin dai primi chilometri un gruppetto di corridori proverà ad evadere e a prendersi un ampio vantaggio sul resto della carovana, con la speranza di arrivare fino al traguardo. Il finale sembra adatto ai finisseur, quei corridori che hanno nelle gambe tanta forza per fare la differenza in pochi chilometri. Staremo a vedere.