Tra i corridori di classifica che sono apparsi più a loro agio sul pavè della nona tappa del Tour de France c’è senz’altro Tom Dumoulin. Il campione olandese è sempre rimasto nelle parti alte del gruppo, cercando anche qualche accelerazione per fare la differenza. La selezione non c’è stata e il corridore della Sunweb non ha nascosto tutta la sua delusione per il risultato finale. Ma la sensazione più forte suggerita dal racconto di Dumoulin a fine tappa è stata quella relativa alla prima parte della corsa, ancora prima di entrare nella zona del pavè.

Dumoulin, un avvio pazzesco

Tom Dumoulin ha iniziato la nona tappa del Tour de France, quella con il pavè della Parigi Roubaix, convinto di poter fare la differenza rispetto a molti degli avversari per la classifica generale. La prima parte della corsa però è stata particolarmente snervante per il capitano della Sunweb, con il gruppo lanciato a folle velocità e in piena battaglia verso i primi settori di pietre.

“I primi 50 km sono stati pazzeschi, è stato orrendo, ho odiato pedalare per 50 km” ha spiegato Dumoulin a Cyclingnews. “E’ stato come affrontare una volata di gruppo per 50 km di fila, non è divertente. In seguito tutti erano stanchi, ma io no. I miei compagni di squadra hanno fatto un grande lavoro, è stata una buona corsa ma alla fine non ci sono state differenze” ha raccontato Dumoulin con una certa delusione.

‘Tra gli uomini di classifica ero il più forte’

Le aspettative di Dumoulin si sono dovute scontrare con una situazione in cui è stato molto difficile fare selezione al di là di quella creata dalle cadute. “Sono deluso, volevo uscire da questa giornata come il vincitore, forse non il vincitore della tappa ma certamente guadagnare del tempo” ha spiegato il Campione del Mondo a cronometro.

“E’ stato davvero difficile, c’era vento contrario, i corridori di classifica si controllavano. Il vento è stato in parte responsabile, e lo stile di corsa qui è stato diverso rispetto ad una Roubaix, era difficile fare la differenza. In un settore sono andato a tutto gas, ho dato tutto quello che avevo, ma non ci sono stati frazionamenti in gruppo” ha raccontato Dumoulin, che però è uscito dalla tappa sul pavè con la certezza di avere una buona condizione.

“Tra i corridori di classifica ero il più forte, o almeno uno dei più forti” ha dichiarato Dumoulin, che ora attende con ansia le prime tappe di montagna. "I primi tre giorni dopo il riposo saranno da tutto o niente, vedremo chi sta bene chi no" ha spiegato il corridore della Sunweb.