Nella gara di WRC2 in Germania, conclusa ieri insieme alla gara principale di WRC, Jan Kopecky ha portato a termine una notevole rimonta che gli ha consentito la vittoria della gara e la leadership del campionato. Ritrovarsi all'ultima tappa in terza posizione, dopo che il danno subito alla ruota sabato lo aveva fatto scivolare all'ottavo posto, preconfigura un gran lavoro. Vince tutte e tre le prove di domenica per battere il suo compagno di squadra Kalle Rovanpera. E lo fa per 3”8 secondi. “Devo dire che è stato un grande week end di sport, grazie alla squadra, ai tifosi e a tutti.

Non ci siamo arresi e alla fine è stato ripagato”. La quarta vittoria dell'anno gli consente di mantenere il proprio record di vittorie e di mantenere il primo posto nella classifica del Mondiale Piloti: 7 punti in più rispetto al compagno di squadra Pontus Tidemand.

Un pensiero per Genova

Rovanpera non ha saputo rispondere al ritmo di Kopecky, ma ha racimolato sufficiente tempo per tenere distante Fabio Andolfi, splendidamente terzo con la Skoda. Fabio ha ammesso di non avere il ritmo per eguagliare il duo di testa nella tappa finale. Ma la sua è stata una gara stupenda. Ancor più bello e intenso il pensiero e la solidarietà espressa nei confronti della Genova ferita dal crollo del ponte Morandi: “Per noi questa è stata una gara bellissima, perché ho guidato con piacere la Fabia su queste speciali soprattutto a Panzerplatte.

In questo bel momento, però, non possiamo dimenticare quanto è successo martedì a Genova. Voglio dedicare questo podio alla memoria delle vittime della tragedia del ponte di Sampierdarena. E’ un qualcosa che da ligure mi ha colpito molto e per questo abbiamo corso con il lutto al braccio”.

Fuori dal podio

Il quarto posto è andato a Fabian Kreim.

Il campione tedesco lo ha strappato a Kajetan Kajetanowicz su tutte le PS. Poi, il terzo miglior tempo sul Live TV Power Stage gli ha permesso di accumulare un vantaggio di 3”5 secondi. La Fabia di Lukasz Pieniazek ha chiuso 1’26”0 dietro a Kajetanowicz, al sesto posto, dopo aver superato Nicolas Ciamin nella fase finale, per terminare con un vantaggio di 1”7 secondi sul pilota della Hyundai i20.

L'unico ritiro della domenica è stato quello di Umberto Scandola. Era nono dopo la prova d’apertura del mattino, ma si è fermato con un problema turbo.

La tappa di sabato

Al sabato, però, in testa alla WRC 2 c’era Rovanpera, anche grazie al fatto che molti suoi rivali avevano avuto problemi. Al suo primo rally su asfalto, il pilota della Skoda Motorsport conclude la tappa con un vantaggio di 2”9 secondi sul nostro Fabio Andolfi, che ha guidato meglio del giovane finlandese. Peccato che un tempo alto nella prova finale lo abbia penalizzato. Il vantaggio iniziale Kopecky si è annullato sulla PS9, quando ha dovuto cambiare la ruota forata. Tuttavia, una serie impressionante di sei vittorie di fila lo ha riportato al terzo posto, a soli 5”9 dal vertice.

Kajetanowicz è scivolato dal secondo quarto, con la Fiesta R5. Il campione tedesco Kreim era quinto, davanti a Ciamin. Yoann Bonato si è ritirato con un problema tecnico. Anche il suo compagno di squadra Citroën Racing, Stéphane Lefebvre, ha avuto problemi: era nono, poi risalito al secondo posto, ma il danno da sospensione lo ha relegato di nuovo in nona posizione.

Brazzoli nel WRC3

Il pilota piemontese Enrico Brazzoli, navigato da Luca Beltrame sulla Peugeot 208 R2B della Vieffecorse, salgono di nuovo sul podio della veloce gara tedesca. Podio che li premia ancor di più visti i diversi problemi che hanno fatto da “freno” alla loro gara, specialmente nell’ultima giornata. Brazzoli e Beltrame sono iscritti al WRC3, correndo nella classe RC4, dove non sono mai stati in lizza per un posto sul podio.

Ciò nonostante, i due sono riusciti a concludere il Rally di Germania. Grazie al fatto che c’erano tre soli iscritti prioritari, per loro è arrivato uno strabiliante secondo posto, alle spalle del pilota finlandese Lario, che con la 208 R2B si è aggiudicato a man bassa anche la classe RC4, dopo lo sfortunato ritiro di Franceschi, e davanti alla britannica Louise Cook, che con la Ford Fiesta R2T non ha mai realizzato tempi degni di nota.