Romano Fenati, pilota di Moto2, ieri si è reso autore di un gesto sconsiderato e impulsivo ai danni di un avversario, che ora potrebbe costargli veramente caro. Durante la gara di San Marino, il pilota proveniente dalle Marche ha risposto in maniera del tutto eccessiva alle provocazioni e alle presunte scorrettezze di Stefano Manzi, tirando il freno della moto avversaria. Un gesto alquanto rischioso che ha messo in pericolo la vita dell'avversario e che è finito su tutte le prime pagine dei giornali sportivi di tutto il mondo.

Già al centro di alcune notizie per il suo carattere fumantino, il "Cinghialotto" (così lo aveva soprannominato il celebre Valentino, che ne aveva riconosciuto sin dai primi anni il talento) stavolta Fenati ha davvero compiuto qualcosa di veramente grave.

Il suo team, infatti, lo ha scaricato e ora sembra complicato poter essere ingaggiato da un'altra squadra.

Le dichiarazioni ufficiali del Team Snipers, arrivate il giorno seguente ai fatti, sono sicuramente dure, ma corrette. Le parole spese per condannare l'azione avvenuta in gara sono forti e ne sottolineano l'irreparabilità. Il tentativo è quello di interrompere qualsiasi nesso che potesse ricollegare la vicenda alla reputazione di chi ha lavorato in qualsiasi modo con il giovane marchigiano.

Una presa di posizione che riguarda non solo la squadra, ma che avviene anche da parte di tutti gli altri sponsor e dell'ambiente che aveva sempre sostenuto il pilota.

Le scuse dalla pagina Facebook

Ovviamente, non sono mancate le scuse del pilota, che, sulla sua pagina ufficiale, si è lasciato andare ad un discorso sentito, ma che non può risolvere la questione.

In breve, il protagonista in negativo della vicenda ha mosso le proprie scuse a tutto il mondo dello sport, evidenziando come il proprio gesto sia inqualificabile, non da uomo. La reazione auspicabile, a detta dell'ex pilota degli Sniper, sarebbe stata quella di attendere il finale di gara e di rivolgersi a chi di competenza per ottenere dei provvedimenti rispetto ad alcuni episodi ritenuti scorretti e posti in essere da Manzi.

Proprio per questo, però, Fenati non si nasconde, ma si assume tutte le responsabilità del caso, vergognandosi per l'immagine di sè stesso e dello sport che ha trasmesso e concludendo la propria apologia di se stesso invitando il pubblico amante dei motori a ricordare quanto i suoi ultimi anni siano stati immaoclati da un punto di vista delle penalizzazioni.

Insomma, staremo a vedere quale sarà il futuro di un ragazzo, che, per un gesto che alcuni hanno accostato ad un tentativo di omicidio, rischia adesso di pagare con il prezzo della propria giovane e brillante carriera.