Il torneo di Wimbledon più lento degli ultimi anni. C'è stata più di una lamentela sulle condizioni dei campi in questa edizione, tra gli altri anche Fabio Fognini che ha contestato la superficie sulla quale ha giocato e perso il match contro Tennys Sandgren, dando luogo nel corso dello stesso ad una plateale quanto discutibile affermazione. Rafa Nadal non entra nel merito del parere di ogni singolo collega, ma in generale 'bolla' queste dichiarazioni come 'sensazioni che dipendono dai giocatori e dai momenti che stanno vivendo'. A suo modo di vedere, quando si perde giocando male si tende sempre a dare la colpa a fattori esterni, lui non vede differenze per quanto riguarda l'erba inglese rispetto alle altre edizioni del torneo alle quali ha preso parte.

'Le palline sono più pesanti, il campo è lo stesso da 15 anni'

Rafa si sofferma sulla questione rispondendo a precisa domanda, nel corso della conferenza stampa successiva al match vinto contro Tsonga al terzo turno. "Si - conferma il maiorchino - ho sentito dire in effetti che questo Wimbledon è molto lento, il più lento di sempre. Sinceramente faccio Wimbledon da 15 anni e sono 15 anni che sento dire le stesse cose. Alla fine, le uniche cose che cambiano sono le sensazioni dei giocatori - puntualizza Nadal - che non sono mai le stesse e dipendono dai momenti. Se giochi bene e vinci allora va tutto bene, quando giochi male e perdi allora dai la colpa al campo. Per quello che mi riguarda non trovo cambiamenti sulla superficie, per me è esattamente la stessa da 15 anni".

Viceversa, lo spagnolo trova invece che le palline siano diventate più pesanti. "Quelle si, sono più pesanti e finiscono per condizionare il gioco - sottolinea - rendendolo un pò più lento. Su questa superficie le palline raccolgono l'umidità e pesano di più. Il campo è lo stesso del 2003".

Seconda settimana, la statistica sorride a Rafa

Per quanto riguarda il torneo fin qui disputato, il 12 volte vincitore del Roland Garros è più che soddisfatto delle sue prestazioni, fermo restando che non ha avuto un cammino agevole visto che già al secondo turno ha dovuto misurarsi con un tennista pericoloso come Nick Kyrgios che lo aveva eliminato nel 2014.

"Il mio Tennis sta funzionando - dice in proposito - e visto che la palla è più pesante ho lavorato per migliorare ancora il servizio. Nell'ultima partita contro Tsonga ho giocato molto bene con forza e qualità. Sono contento perché partita dopo partita gioco sempre meglio e considerato che ho avuto un tabellone non facile, per me è davvero importante aver raggiunto la seconda settimana". Una piccola curiosità statistica: quando Nadal ha raggiunto la seconda settimana a Wimbledon è sempre arrivato fino in fondo, raccogliendo due vittorie, tre finali e una semifinale.