Alla fine si tratta soltanto di un promo PBC per presentare un mondiale dei pesi massimi, quello che il prossimo 23 novembre vedrà Deontay Wilder sul ring di Las Vegas per difendere la sua cintura dall'assalto di Luis Ortiz (per la seconda volta, dopo la vittoria per k.o di Wilder contro il cubano nel marzo 2018). Il promo in questione, condiviso su Twitter sia dall'account PBC che da quello di Wilder, presenta il campione del mondo dei pesi massimi con queste parole: "Io sono il tuo Alì, io sono il tuo Holyfield, io sono il tuo Mike Tyson... combinati in uno".

Tre paragoni illustri che sono stati accolti da un mare di proteste da parte di tanti fan ed appassionati di Boxe.

Nella boxe è 'obbligatorio esagerare'

Non siamo esattamente d'accordo con i paragoni, ma conoscendo il modus operandi degli organizzatori e manager di boxe ci può stare. Esagerare nella presentazione dei match è quasi obbligatorio, basti pensare alle tante risse teatrali in conferenza stampa, costruite più per lo show che per altro o, appunto, ai promo assolutamente epici che contraddistinguono le presentazioni degli eventi sui canali televisivi.

La boxe, non dimentichiamolo, ha avuto più 'match del secolo' che effettivi secoli in cui si sono disputati. Non ci stupisce, pertanto, che Wilder si presenti in tal modo, ci meraviglierebbe Cristiano Ronaldo che sostiene di essere Pelé, Maradona e Cruyff combinati in uno, appunto perché le dinamiche che fanno da contorno al calcio sono diverse.

Ma siamo anche in piena epoca social dove, se Wilder può spararla grossa come avrebbe fatto chiunque altro anche 20 o 30 anni fa, ogni persona oggi può dire la sua in una sorta di rito di massa contrassegnato dal vecchio detto latino 'Verba volant, scripta manent'. Qui a volare sono stati soprattutto i commenti dei fan su Twitter: alcuni ironici, altri palesememte adirati.

'Non sei buono ad allacciare i loro stivali'

I commenti sono parecchi, citiamo i più 'variopinti' come quello di tale Yousaf che dice al campione "non sei degno nemmeno di allacciare i loro stivali (di Muhammad Alì, Mike Tyson ed Evander Holyfield), sei una vergogna e non dovreste nemmeno avere la cintura WBC". C'è chi scrive semplicemente "Non lo sei" o "Buon pugile, ma nemmeno vicino", mentre c'è chi definisce il pensiero di Wilder alla stregua di "blasfemia" ed è tale Niki Yaper, mentre per Paul Carter "il nome di Wilder non può essere menzionato nello stesso respiro degli altri tre". C'è infine chi cita Tyson Fury postando la colonnina del record personale di Wilder e sostituisce lo 0 con 1 alla voce 'sconfitte', indicando palesemente che secondo il suo parere il Bronze Bomber aveva perso il match dello scorso dicembre contro il britannico ed il pari lo ha premiato.

Da parte del diretto interessato, invece, semplicemente la condivisione del tweet PBC con una sorta di 'avvertimento': "Amami o odiami, ma non puoi ignorarmi, non permetto a nessuno di contraddirmi", scrive Deontay Wilder.