Dal calcio al tennis, da un fuoriclasse ad un altro. Due candidati GOAT, il dibattito su chi siano stati i più grandi in ogni disciplina sportiva durerà per sempre, ma in ogni caso i loro nomi saranno sempre presenti quando si parla di campioni assoluti. Roger Federer, dopo le Atp Finals, è stato in Argentina dove ha disputato un match-esibizione a Buenos Aires insieme a Sascha Zverev. Al di là della festa dei tanti appassionati di tennis del Paese sudamericano che, certamente, ha annoverato nella sua storia grandissimi giocatori, c'è stata una gloria locale, la più grande tra le leggende sportive argentine, che ha tributato il suo saluto ed i suoi complimenti al 'maestro'.

Stiamo parlando di Diego Maradona che, purtroppo, non ha potuto essere presente al match, ma che ha voluto lo stesso farsi sentire con Federer attraverso un videomessaggio. Parole che escono dal cuore, talmente sincere e profonde da emozionare anche chi, come Roger, ha vinto e stravinto tutto, ma è ancora in grado di commuoversi come un ragazzino dinanzi a simili attestati di stima.

'Ciao maestro'

"Ciao maestro, macchina, come mi piace chiamarti", con queste parole El Pibe de Oro introduce il suo messaggio al 20 volte vincitore di Slam. E poi, aggiunge "sei stato, sei e sarai sempre il più grande. Non c'è nessuno come te. Se nel nostro Paese hai un qualsiasi problema non esitare a chiamarmi - dice ancora Maradona - e dimmi cosa ti serve.

Un bacio grande a tua moglie ed ai tuoi figli. Sei il più grande di sempre".

Federer: 'Wimbledon per me è come il campo del Boca per Riquelme'

Ed un accostamento recente tra calcio e tennis è stato fatto dallo stesso Federer nel corso di un'intervista rilasciata a Tyc Sport. Ai microfoni dell'emittente argentina gli è stato chiesto cosa significa per lui il torneo di Wimbledon dove ha vinto 8 volte, più di ogni altro tennista, e dove in questa stagione ha sfiorato il nono sigillo perdendo l'epica finale contro Novak Djokovic. "Lo sento come il mio piccolo giardino - ha detto - e ne conosco il valore ed il significato che ha per il tennis.

Per ognuno di noi vincere Wimbledon è un sogno che si avvera ed io mi sento molto legato a quel campo, è come il campo del Boca Juniors per Juan Roman Riquelme". I cronisti argentini gli hanno ancora una volta chiesto fino a quando ha intenzione di giocare, una domanda che il 38enne elvetico si è sentito rivolgere un po' troppo spesso, come una sorta di rito. Ma è come se ogni volta questa domanda esorcizzasse quello che sarà un momento comunque inevitabile. "Non ci sono regole tramite le quali un giocatore sceglie di smettere, di solito decidi in base a come ti senti e, dunque, dipenderà dalla salute e dai miei risultati". Per quanto riguarda i suoi prossimi progetti, l'11 dicembre Roger sarà a Dubai per iniziare la preparazione invernale e non disputerà alcun torneo prima del suo debutto agli Australian Open nella stagione 2020".