Andy Ruiz spera di avere una nuova chance contro Anthony Joshua, ma dovrà attendere così come il match per la riunificazione contro il vincitore dell'attesissima sfida tra Deontay Wilder e Tyson Fury fissata per il 22 febbraio del prossimo anno. Nel destino del britannico, tornato sul trono dei pesi massimi relativamente alle sigle Super WBA, IBF, IBO e WBO, ci sono infatti non uno, ma addirittura due match 'obbligatori' contro gli sfidanti ufficiali delle federazioni WBO e IBF. In uno dei due casi, pertanto, la Matchroom Boxing di Eddie Hearn dovrà sottostare all'ordine federale, anche perché è impensabile che si facciano subito entrambe le sfide se consideriamo che il termine per la scadenza entro la quale un campione viene poi dichiarato decaduto è di sei mesi.

Pertanto è verosimile che Hearn raggiunga un accordo con una delle due federazioni per una proroga. Lo sfidante certamente più agguerrito è Oleksandr Usyk, già campione mondiale indiscusso dei cruiser che di recente è diventato un peso massimo. La forza dell'ucraino è conosciuta e temuta, alcuni addetti ai lavori lo considerano il reale pericolo per tutti i pesi massimi di maggior spessore.

Il tweet della WBO: Usyk sfidante obbligatorio

Paco Valcarcel, presidente della WBO, ha atteso giusto il verdetto del match tra Joshua e Ruiz per comunicare il suo diktat, spedendo una mail alla Matchroom Boxing e ribadendo la sua decisione su Twitter. "La battaglia delle dune è passata, la battaglia per l'obbligatorio sarà la prossima" ed ha ricordato che Usyk è lo sfidante ufficiale della WBO e che ci sono 180 giorni di tempo per accettare la sfida.

Più chiaro di così.

Pulev sfidante ufficiale IBF

Nel corso della conferenza stampa post-match, subito dopo la riconquista dei titoli da parte del suo pugile, Eddie Hearn ha sottolineato che tra gli obiettivi di Anthony Joshua c'è quello di riunificare tutti i titoli entro il 2020.

Dunque entro dicembre dell'anno prossimo si potrebbe assistere al nuovo 'match del secolo' contro il detentore del titolo mondiale versione WBC. Attualmente è Deontay Wilder che, però, a febbraio affronterà il rematch contro Tyson Fury. Entro giugno dell'anno prossimo, però, scatta la difesa obbligatoria di uno dei due titoli, WBO o IBF.

"Tra 180 giorni contro Usyk? Non c'è problema", ha detto AJ ai giornalisti. In realtà potrebbe anche accettare la sfida IBF ed in tal caso l'avversario sarebbe il maturo pugile bulgaro Kubrat Pulev, già sfidante al titolo mondiale nel 2014 e sconfitto per k.o in cinque round da Wladimir Klitschko. Hearn ha comunque lasciato intendere che ogni decisione sarà presa con il dovuto tempo. "Ci sono un WBO ed un IBF obbligatori da difendere, ma adesso è tempo di festeggiare".