L’utilizzo dei chetoni, un integratore alimentare che non è considerato un prodotto dopante, continua a far discutere nel mondo del Ciclismo. Alcune squadre, tra cui la Jumbo Visma, hanno rivelato di ricorrere a questo prodotto, mentre altre, come Groupama e Sunweb, lo hanno vietato categoricamente ai propri corridori, ritenendolo potenzialmente pericoloso per la Salute. Sull’argomento è intervenuta ora l’Agenzia antidoping olandese lanciando un chiaro avvertimento alla Jumbo Visma.

Ciclismo, chetoni legali ma sconsigliati

I chetoni non sono una novità assoluta nel mondo del ciclismo e più generalmente nello sport, soprattutto nelle discipline di resistenza.

Negli ultimi anni però il loro uso sembra essere aumentato grazie agli studi che hanno affinato le modalità in cui vengono assunti per dare una nuova spinta alle prestazioni. Il prodotto viene somministrato agli atleti sotto forma di bevanda, è classificato come integratore alimentare e tra i suoi effetti avrebbe quelli di fornire più energia e ritardare la produzione di acido lattico. I chetoni non sono un prodotto proibito dalle regole antidoping, ma sul loro utilizzo permangono molti dubbi, soprattutto per quanto riguarda i possibili effetti negativi sulla salute dei corridori nel lungo termine.

Per questo sull’argomento è intervenuta l’Agenzia antidoping olandese, chiarendo che il loro utilizzo è lecito, ma di non apprezzare la strategia della Jumbo Visma, che ha apertamente dichiarato di farne uso.

“E’ un prodotto legale ma allo stesso tempo sappiamo poco sulle possibili conseguenze sulla salute” ha dichiarato Herman Ram, presidente dell’Agenzia. “Questo lo rende un’area grigia. Non è nell’elenco dei prodotti dopanti, ma se riceviamo delle domande dagli atleti noi sconsigliamo di usare i chetoni. La Sunweb non li usa per questo motivo e trovo fastidioso che la Jumbo Visma lo faccia” ha aggiunto Ram.

Rischi minimi secondo la Jumbo Visma

La Jumbo Visma ha replicato a questa dura presa di posizione dell’Agenzia antidoping olandese per voce del suo nutrizionista Asker Jeukendrup, che ha sostenuto come i rischi per la salute siano minimi. “Proprio perché i chetoni sono naturali non ci aspettiamo che a lungo termine ci siano effetti negativi sulla salute.

Capisco che dalla sua posizione Ram parli così, ma se si capisce bene come funzionano i chetoni allora queste preoccupazioni non esistono” ha dichiarato l’esperto della Jumbo Visma, spiegando anche che i miglioramenti delle prestazioni non sono così importanti come il dibattito che si è acceso nel ciclismo potrebbe far sembrare. “Non è certamente la panacea che molti pensano che sia” ha replicato Jeukendrup.