Roger Federer ha intuito ed esperienza oltre a migliaia di altre doti, conosce John Millman ed era dunque consapevole che sarebbe stato un osso duro. Nonostante la premessa, forse il fuoriclasse svizzero non si aspettava di essere costretto a fare gli straordinari al quinto set già nel terzo turno, ma quando nel quarto parziale l'australiano ha messo a terra il punto che gli ha permesso di andare sul 2 pari nel computo del set, lo spettro di quanto accaduto a New York nel 2018 era tangibile anche alla Rod Laver Arena. C'è voluto tutto l'orgoglio del campione navigato per sbrogliare la matassa e proseguire il cammino a Melbourne dove il 20 volte vincitore di Slam ha ottenuto la sua vittoria numero 100.
Alla fine sono solo statistiche, ma crediamo che Roger ricorderà comunque questa partita chiusa al quinto con il super tie-break dopo oltre 4 ore sullo score di 4-6 7-6 6-4 4-6 7-6.
Millman vende cara la pelle
Che non sarebbe stata una passeggiata di salute per Roger lo si era intuito sin dal primo set dove l'australiano conquista un break di vantaggio che però viene pareggiato in seguito dal 38enne di Basilea. Poi però il 'maestro' va in black out nel decimo gioco, durante il suo turno di battuta viene lasciato a zero dalle risposte efficaci di Millman che, pertanto, lo costringono a rincorrere. Le cose sembrano andare meglio per Federer nel secondo parziale, ma nemmeno più tanto se consideriamo che lo scatenato 'aussie' ribatte colpo su colpo e lo costringe al tie-break dove però è l'esperienza di Roger a fare la differenza.
Un set per parte ed un terzo alle porte, dove stavolta l'elvetico gioca il suo tennis migliore e Millman sembra vistosamente calato: finisce 6-4 ed i tanti 'aficionados' del 're' tirano un sospiro di sollievo per una partita che sembra essersi messa in discesa. Ma nel quarto set le cose cambiano ancora una volta, è John a giocare il miglior tennis con Federer che accusa il colpo: si arriva al terzo 6-4 su quattro parziali, il secondo a favore del tennista di Brisbane che apre le porte al quinto set.
'Colpo di coda' di Roger nel super tie-break
Qui il match continua a giocarsi sul filo: nel terzo gioco Federer perde ancora il servizio e si va dunque sul 2-1 per Millman che avrebbe la possibilità di consolidare il break ed allungare.
Roger però piazza il controbreak che gli consente di andare sul 2-2. Si procede poi secondo i turni di battuta, si va al cambio campo sul 6-5 per Federer e l'australiano che va a battere per conquistare il super tie-break: missione compiuta, la partita continua. L'australiano si appella alle residue forze, sente il profumo di una nuova grande impresa contro 'King Roger', si gira sul punteggio di 4-2 e servizio a favore di Millman che sfrutta l'opportunità allungando ulteriormente sul 5-2- Federer si aggrappa dunque al suo leggendario servizio, adesso non può più concedersi nessun lusso perché ogni errore può costare caro. La rimonta si ferma a due terzi dell'opera, Millman va poi a battere sullo score di 6-4 ed ottiene un altro punto, Roger ne concede un altro nel suo successivo turno di servizio e quando tocca nuovamente all'australiano andare in battuta può godere di due minibreak di vantaggio (8-4).
Tuttavia, Federer ha un sussulto e riesce a recuperare punti preziosi, ne mette a terra tre di fila e va a servire sotto di una sola lunghezza (8-7). Poi arrivano altre due palle pesanti che gli consentono di ribaltare la situazione, ora conduce 9-8 ed ha a disposizione un match-point che non può sbagliare: un colpo di coda degno del suo mito che gli consente di proseguire la sua avventura a Melbourne.