Jannik Sinner saluta gli Open 13 di Marsiglia, ma lo fa sicuramente con tutti gli onori al cospetto del grande favorito del torneo. Ci sono voluti tre set per decidere chi tra il talento altoatesino e Daniil Medvedev si sarebbe qualificato per il terzo turno, ha vinto il russo che ha concesso il primo set a Sinner, anzi per essere più precisi è stato letteralmente travolto. Poi ha preso le misure imponendo la sua maggiore fisicità ed esperienza (1-6 6-1 6-2 lo score). Poco male per Jannik, se Riccardo Piatti voleva più partite di alto livello per testare a che punto è arrivato il suo 'pupillo', è stata certamente una delle annunciate 'prove del nove' dalla quale Sinner esce parzialmente bene.
Tanti gli spunti per il coach, a partire da un set come il primo dove davvero il gioiellino azzurro è stato perfetto. Poi gli altri due dove ha pagato pesantemente dazio, ma aveva di fronte un top 10 che lo scorso anno è stato capace di far sudare le proverbiali sette camicie a Rafa Nadal in finale dei US Open e che quest'anno si candida decisamente per vincere tornei importanti. Per Sinner è stata una lezione costruttiva, quella che coach Piatti voleva.
Ciclone Sinner nel primo set
Sinner inizia al servizio tenendo a 15 il turno di battuta, poi va subito a prendersi un break ai vantaggi e lo va consolidare immediatamente dopo: si parte dunque senza colpo ferire con un 3-0 che lascia tutti a bocca aperta.
Ma il meglio per il 18enne di San Candido deve ancora venire: Medvedev esce dal torpore tenendo il servizio a zero, poi c'è solo Jannik in campo in questo primo set: conferma il break di vantaggio e va a prendersene un altro che lo porta sul 5-1 e, dunque, a servire per il parziale che si aggiudica con l'incredibile score di 6-1.
Medvedev prende le misure
Nel secondo set si vede però un'altra partita. Il moscovita sembra più tonico ed è decisamente un altro tennista rispetto al primo parziale. Ci mette qualche gioco per carburare, nel terzo infatti soffre ai vantaggi ma va comunque sul 2-1, poi va a piazzare il break che mette la partita in discesa: sul 3-1 tiene il servizio ed allunga (4-1) mentre Sinner dimostra di patire notevolmente il cambio di ritmo che Medvedev ha imposto la partita.
Prova ne è il servizio che il giovanissimo talento italiano non riesce a tenere, rimanendo a 15 e permettendo al russo di salire sul 5-1 ed andare a servire per il pareggio: implacabile alla battuta, Daniil restituisce il 'favore' all'avversario chiudendo sul 6-1 e prolungando la sfida di un altro set. L'ultimo parziale, però, si muove sulla falsariga del precedente, è sempre Medvedev a condurre le danze: apre con un break, tiene il servizio a zero e va strappare nuovamente la battuta a Jannik. Nel quarto game Sinner resta ancora con le polveri bagnate, lo score di 4-0 indica che solo un miracolo tennistico potrebbe rimettere in partita il nostro giovane portacolori, ma Medvedev non è tipo da concedere miracoli in giornate di ordinaria amministrazione.
Successivamente entrambi i turni di battuta restano intatti, sotto 1-5 Jannik va a servire per restare nel match. Riesce a prolungare la contesa di un ulteriore gioco, ma quando il numero uno del tabellone di Marsiglia ha l'opportunità di vincere il match non fallisce la missione. Finisce 6-2 con Medvedev che conquista i quarti di finale, ci sta certamente per come il più esperto ma pur sempre giovane giocatore ha condotto il secondo ed il terzo set. Sinner riparte da quell'incredibile primo parziale, ulteriore conferma di doti certamente non comuni.