Il Tennis sta cercando lentamente di ripartire e le UTR Pro Match Series che prenderanno il via domani, 8 maggio, in Florida sono un segnale di questa volontà. Il torneo-esibizione vedrà al via Reilly Opelka, Tommy Paul, Hubert Hurkacz e Miomir Kecmanovic. Doveva partecipare il nostro Matteo Berrettini, ma purtroppo per lui è stato fermato da un infortunio, problemi fisici che sono stati una costante per il giovane romano nel breve periodo in cui si è giocato in questo travagliato 2020. Il blocco dei tornei internazionali ufficiali si protrarrà fino a luglio, ma non ci sono certezze sul dopo.

Un conto è organizzare piccole esibizioni o mini-circuiti come quelli che si metteranno in atto nei prossimi mesi in Italia e Spagna, un altro è convogliare un gran numero di giocatori con i rispettivi staff in un unico punto. L'impressione è che il tennis possa andare incontro ad un'intera stagione bruciata - salvo gli Australian Open che si sono disputati lo scorso gennaio - e secondo alcuni lo scenario più verosimile è quello che si riparta proprio da Melbourne all'inizio del prossimo anno. Rafa Nadal è di questo avviso e nella sua recente intervista rilasciata a El Pais, tra i vari argomenti trattati alcuni dei quali sono andati ben oltre il tennis, ha detto a chiare lettere "metterei la firma per ripartire dai prossimi Australian Open".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche le dichiarazioni di Dominic Thiem rilasciate ad un'emittente austriaca.

Thiem: 'Difficile riunire tutti i giocatori in un solo posto'

Ai microfoni di Servus TV, Dominic Thiem ha espresso in maniera piuttosto sconsolata il suo pensiero e non crede che da qui alla fine del 2020 si vedrà altro tennis.

"Difficile riunire tutti i giocatori in un solo posto - ha detto il due volte finalista del Roland Garros - e pertanto credo che lo scenario più realistico sia quello di tornare a giocare in Australia o con i tornei che sono in programma a gennaio del 2021". Atp e Wta stanno cercando una soluzione per salvare almeno i tornei più importanti, dunque i rimanenti Slam e i Masters 1000.

Riguardo ai primi, oltre agli Open d'Australia già disputati e vinti da Novak Djokovic, è ormai certo l'annullamento di Wimbledon, cosa che non era mai accaduta nel dopoguerra, molto incerta invece la disputa dei US Open e anche il Roland Garros spostato a fine settembre è tutt'altro che in una botte di ferro.

Australian Open 2021, i dubbi degli organizzatori

Rafa Nadal ci metterebbe la firma e la sua visione pessimistica diventa improvvisamente molto più realista di altre, alla luce delle dichiarazioni di Craig Tiley rilasciate ad Associated Press Australia. Il direttore degli Australian Open, infatti, ha parlato della prossima edizione di quello che, tradizionalmente, è il primo Slam dell'anno.

"Nella migliore delle previsioni - ha detto il direttore del torneo - gli Australian Open potrebbero svolgersi, ma solo con pubblico australiano e con i giocatori che possono arrivare qui rispettando le norme di sicurezza. Non escludiamo la presenza di tifosi internazionali, ma si tratta di uno scenario che dobbiamo pianificare”.