Lo scorso sabato 15 agosto si è corso il Giro di Lombardia, vinto dal danese Fuglsang ma contraddistinto dalla caduta di Remco Evenepoel. Il giovane ciclista del Belgio, di soli 20 anni, è caduto da un ponte durante la discesa della Colma di Sormano, facendo un volo di una decina di metri. Subito il suo direttore sportivo Davide Bramati, in compagnia del medico di gara, sono accorsi ad assistere il giovane ciclista che fortunatamente ha riportato lesioni meno gravi di quanto si potesse temere nei primi istanti successivi all'incidente. Le immagini di quei momenti, riprese da un elicottero della Rai, sono diventate negli ultimi giorni un vero e proprio caso: Bramati infatti ha infilato subito una mano in una tasca del ciclista per togliere un oggetto.

Caduta Evenepoel, secondo il Corriere della Sera il ciclista avrebbe potuto avere un modem con sè

Nel breve filmato, della durata di pochi secondi, è chiaramente visibile il direttore sportivo Bramati che, piegandosi verso il proprio atleta in quel momento steso a terra in attesa dei soccorsi, inserisce una mano in una tasca del belga e gli prende un oggetto bianco. La clip è stata pubblicata per la prima volta lo scorso martedì dal Corriere della Sera, che ha poi contattato il ds per avere una spiegazione. Secondo la versione del quotidiano, la prima volta che è stato interpellato Bramati non ha dato una risposta, chiedendo di poter consultare l'addetto stampa della Deceuninck-Quick Step, il suo team di appartenenza.

Dopo un'ulteriore sollecitazione, Bramati ha risposto al giornale affermando di aver tolto un gel e delle barrette energetiche per facilitare l'appoggio di Evenepoel sulla barella. Versione questa che però non ha convinto il Corriere della Sera, secondo cui l'oggetto ripreso nel filmato sarebbe incompatibile, per forma e colore, con delle barrette energetiche, ma potrebbe invece essere un modem.

La Federazione ciclistica internazionale non accetta l'uso dei modem

Se la versione del Corriere fosse corretta, il problema sarebbe che la Federazione ciclistica internazionale vieta l'uso di apparecchi come il modem che può infatti essere utilizzato per monitorare i parametri dell'atleta e dei suoi compagni in modo da poter fornire loro la strategia migliore.

Ma potrebbe anche venir usato per migliorare nettamente la comunicazione tra ammiraglia e corridore. Il regolamento internazionale però prevede che le comunicazioni possano avvenire solo per mezzo di radio in modo da evitare che i ciclisti siano di fatto telecomandati dai direttori sportivi o, peggio ancora, per evitare le intromissioni di eventuali hacker, assoldati dai team avversari, che potrebbero avere accesso ai parametri di tutti gli atleti in gara sulla base dei quali poi decidere le strategie di corsa in tempo real. Come afferma il Corriere comunque, tale ipotesi non può essere confermata al momento.