Il Tour de France della UAE Emirates è stato finora un successo. La squadra mediorientale ha conquistato la tappa d’apertura con Alexander Kristoff e una delle frazioni pirenaiche con Tadej Pogacar. Il giovane sloveno è stato il più brillante e volitivo in montagna e occupa la settima posizione in classifica generale a 44’’ dal leader Primoz Roglic. Nonostante le splendide prestazioni di Pogacar, in casa UAE c’è un po’ di preoccupazione dopo la notizia del ritiro di Davide Formolo, che va ad aggiungersi a quello di Fabio Aru nella tappa di domenica scorsa.

Allan Peiper: ‘Per Formolo serve un intervento chirurgico’

Aru si è ritirato nel corso della nona tappa dopo essere rimasto staccato già nelle fasi iniziali, un abbandono che ha suscitato critiche e dubbi anche all’interno della squadra, come espresso senza mezzi termini da Giuseppe Saronni. Davide Formolo è invece caduto nella frazione di ieri, la decima del Tour de France, in un incidente in cui è rimasto coinvolto anche Pogacar. Ad avere la peggio è stato proprio il corridore veneto, che è riuscito a concludere la tappa ma è stato poi subito portato in ospedale dove gli è stata riscontrata la frattura di una clavicola.

Formolo ovviamente non è ripartito stamane per l’undicesima tappa del Tour de France e sarà costretto anche a rinunciare alla convocazione del Ct Cassani per i Mondiali di Imola.

“È un peccato perdere Formolo dopo aver già perso Aru. Davide Ha bisogno di un intervento chirurgico, non è una bella frattura” ha dichiarato il Ds della UAE Emirates Allan Peiper.

‘Distribuire le energie nel modo migliore’

Nello scacchiere tattico disegnato dalla UAE Emirates alla vigilia della partenza di questo Tour de France sarebbero dovuti essere proprio Formolo e Aru i due scudieri di Pogacar nelle tappe di montagna.

Con queste due defezioni probabilmente il 21enne sloveno si troverà ben presto da solo in mezzo agli squadroni Jumbo Visma e Ineos quando la corsa affronterà le giornate decisive sulle Alpi.

“Come lo affronteremo adesso? Dovremo distribuire nel miglior modo possibile le energie dei corridori che abbiamo a disposizione. Il pericolo più grande tuttavia è per un possibile colpo di sfortuna, una caduta o una foratura nel finale di una tappa per Pogacar.

In quel caso ci sono buone probabilità che debba fare tutto da solo” ha commentato Peiper, che ha individuato quello che secondo lui sarà il momento decisivo del Tour. “Penso che il verdetto finale sarà nell’ultima settimana, nella tappa regina sul col de la Madeleine, arrivando al col de la Loze” ha dichiarato il tecnico australiano confortando tutti sulle condizioni di Tadej Pogacar dopo la caduta di ieri. “È caduto su corridori che erano già a terra, ha solo qualche piccolo graffio” ha confermato Peiper.