Mario Cipollini ex ciclista a giochi fatti dice la sua sul Tour de France conclusosi domenica con la vittoria del corridore sloveno Tadej Pogacar che ha battuto nella cronometro decisiva il connazionale Primoz Roglic. Per Cipollini la differenza tra Pogacar e Roglic nella cronometro finale l'ha fatta il diverso approccio mentale con il quale i due si sono presentati all'appuntamento con la cronometro di sabato: sereno e tranquillo Pogacar, con il peso della pressione Roglic.

Mario Cipollini: 'Abbiamo assistito a un Tour emozionante'

L'opinione di Mario Cipollini su questo Tour de France è chiara: "Abbiamo assistito a una corsa molto emozionante, una corsa che è stata ribaltata nella cronometro finale da un campione come Pogacar ai danni di Roglic".

Il Re Leone individua la differenza tra i due leader della classifica finale nell'approccio mentale: "Bastava vedere le immagini prima della corsa a cronometro che la situazione era del tutto differente. Roglic è stato scortato per tutto il Tour de France dalla sua squadra che era quella nettamente più forte. Pogacar aveva una buona squadra ma di certo non così attrezzata per sostenere un corridore che poi ha vinto il Tour de France. La giornata decisiva è stata quella dei ventagli". Cipollini fa riferimento alla tappa nel vento del Sud della Francia in cui Pogacar è finito 'nella rete' e un po' attardato in classifica rispetto a Roglic.

SuperMario: 'Questo fatto ha condotto Pogacar a correre libero senza responsabilità e con tanta rabbia dentro'

Cipollini continua la sua analisi nel suo video su Facebook sottolineando che da quel giorno Pogacar ha potuto organizzare la sua corsa con un approccio diverso, senza responsabilità e con tanta rabbia dentro. "Ha potuto focalizzare - spiega Cipollini - tutto sul penultimo giorno di corsa, sulla cronometro".

"E così Pogacar è partito dando tutto sé stesso, dal riscaldamento si vedeva che era tranquillo e bello carico. Roglic invece aveva la faccia e lo sguardo assente, ha sbagliato già la traiettoria alla prima curva e ha dovuto correggersi. C'erano sensazioni interne che ovviamente può sapere solo lui non positive. Ha volato alla grande al Giro del Delfinato, la squadra lo ha gestito dal primo all'ultimo metro, lui non ha pensato a fare niente ma di fronte alla prova della vita ha fallito".

Per Cipollini uno ha dovuto rincorrere e non subiva la pressione, l'altro ha sentito il peso della responsabilità. Il Re Leone conclude che "la vittoria di Pogacar è qualcosa di straordinario, un'altra vittoria di una bici Colnago è qualcosa di meraviglioso. Lo sport è atroce ma lo sport e la vita sono questo. Questo Tour è stato bellissimo averlo vissuto, è una pagina straordinaria di ciclismo e tra decenni se ne parlerà ancora".