Massimiliano Lelli, ex ciclista italiano, ha rilasciato una lunga intervista ad un sito specializzato di settore. Nel colloquio col portale Lelli parla della sua carriera, del Ciclismo dei suoi tempi e non mancano aneddoti curiosi su Mario Cipollini e Marco Pantani. In particolare su Re Leone, Lelli dice che lo vedrebbe bene alla guida di una Nazionale.

Lelli e quel Giro del 1991 terminato sul podio

Nel 1991 il podio del Giro d'Italia recitava Chioccioli, Chiappucci, Lelli. "Sono ricordi bellissimi - spiega Lelli - arrivai terzo quell'anno e poi quarto nel 1993.

Mi sarebbe piaciuto molto vincere un Giro d'Italia. Era uno dei miei obiettivi nella carriera ma non ce l'ho fatta. Restano comunque ricordi splendidi. Amo ancora questo sport, pedalo tantissimo ogni anno ed è bello farlo senza lo stress legato alle corse. Oggi cerco di mettere a disposizione degli altri la mia esperienza". Un rapporto speciale con la salita del Monviso: ''Ho vinto poche tappe in vita mia, sul Monviso ci siamo andati due volte, ho vinto nel 1991 e sono arrivato secondo nel 1993, era una salita adatta alle mie caratteristiche. Pedalavo con corridori straordinari: Bugno, Indurain, Armstrong, Chioccioli e il Diablo Chiappucci corridore che faceva numeri incredibili''.

Lelli: 'Pantani lo porto sempre nel cuore'

La conversazione è virata anche su Marco Pantani. Lelli ricorda l'indimenticabile campione romagnolo con queste parole: "Era una persona straordinaria, disponibile con tutti, se ci fermavamo in qualche bar durante gli allenamenti era circondato da migliaia di persone, mai visto negare una foto a nessuno.

Appena la strada saliva diventava un missile, ma con i compagni era una persona unica, ad esempio non si tirava mai indietro al momento di offrire la cena. Lui aveva una gamba fuori dal comune, lui era uno che amava l'azzardo. Faccio un esempio nei primi anni in cui erano a disposizione i cardiofrequenzimetri lui mi disse: "Io non li voglio, vado a sensazione".

Altro aneddoto raccontato da Lelli riguarda anche Mario Cipollini: "Una volta eravamo alla Milano-Sanremo al foglio firma, Pantani si avvicina a noi e ci fa: 'Ecco adesso sembriamo il bello, il brutto e il cattivo'". Parla anche del famigerato giorno di Madonna di Campiglio. "Pantani mi ha sempre detto - ricorda Lelli - che quel giorno è stato fregato, lo ripeteva spesso e sono davvero convinto che Marco avesse ragione".

Max Lelli: 'Cipollini sarebbe il numero uno alla guida di una Nazionale'

L'intervista poi contiene un capitolo dedicato a Mario Cipollini, grande amico di Lelli, il quale ricorda che Cipollini in allenamento era una macchina da guerra, non saltava un giorno di allenamento, sulla ricerca dei materiali e sulla preparazione era la perfezione.

Lelli poi sostiene che Cipollini "sarebbe il numero uno se diventasse il commissario tecnico di una Nazionale. Ha un carisma alla Alfredo Martini, se parlava uno come Alfredo davi tutto, penso che questo punto di riferimento potrebbe esserlo anche Cipollini per i giovani".