Appena concluso il Tour de France, il grande Ciclismo è pronto a mescolarsi con il resto del mondo dello sport per l’evento più atteso e sognato da ogni atleta, le Olimpiadi di Tokyo. Venerdì 23 luglio i Giochi inizieranno ufficialmente con la Cerimonia di Apertura e già il giorno successivo è in programma la prova di ciclismo su strada maschile in linea. Il successore di Greg Van Avermaet, vincitore a Rio 2016 davanti a Fuglsang e Majka, sarà proclamato al termine di una corsa che si preannuncia molto impegnativa, che ha nella salita al Mikuni Pass il punto chiave del percorso.
La starting list è già praticamente completa, con solo la possibilità di fare dei cambi in caso d'infortuni dell’ultimo momento.
Olimpiadi di ciclismo, Slovenia e Belgio tra le più forti
La gara di ciclismo delle Olimpiadi di Tokyo è una corsa decisamente particolare e diversa sia dai Mondiali che dalle classiche di un giorno, come la Milano-Sanremo o la Liegi-Bastogne-Liegi. Le squadre sono composte al massimo da cinque corridori, un numero davvero esiguo e che è riservato solo ai sei paesi che occupano i primi posti del ranking World Tour per nazioni. Altra particolarità è che il gruppo sarà molto ridotto, solo 125 corridori in totale, ed eterogeneo. Insieme ai grandi campioni, come Wout van Aert o Tadej Pogačar, ci sono anche tanti sconosciuti per via dell’universalità delle Olimpiadi, che devono garantire la presenza di più nazioni possibile.
Ci saranno, quindi, in gruppo atleti provenienti da Panama, Perù, Algeria o Ruanda, per citare alcuni Paesi fuori dalla geografia più classica del ciclismo professionistico.
Questo contesto potrebbe favorire una corsa più aperta rispetto a quanto gli appassionati sono abituati a vedere nelle grandi classiche del ciclismo professionistico, magari la vittoria di un outsider.
Le squadre più forti e soprattutto con le individualità di maggior spicco sono comunque la Slovenia e il Belgio.
Il piccolo paese balcanico punta sul dominatore del Tour de France Tadej Pogačar e sul rientrante Primož Roglič. Il Belgio è capitanato da Wout van Aert, reduce da un Tour in cui ha espresso tutto il suo eclettico talento, affiancato da Remco Evenepoel.
Un fattore da non sottovalutare è che rispetto a tutti gli altri corridori di primo piano, Evenepoel ha raggiunto il Giappone con molto anticipo ed ha avuto quindi tutto il tempo di assimilare il cambio di fuso orario e di condizioni climatiche.
L’Italia tra le outsider
Tra le altre squadre che vantano velleità da medaglia spiccano la Spagna dell’eterno Alejandro Valverde, la Gran Bretagna dei gemelli Yates e Thomas, la Svizzera di Hirschi, l’Olanda di Mollema e Dumoulin, la Polonia di Majka e Kwiatkowski, la Danimarca di Fuglsang e la Germania di Schachmann. Più isolati figurano anche l’ecuadoriano Carapaz, il canadese Woods, il kazako Lutsenko e il neozelandese Bennett.
La Francia orfana di Alaphilippe, che stranamente ha preferito disertare queste Olimpiadi di Tokyo, sembra avere delle chance molto limitate, mentre i colombiani, senza Bernal, sono reduci da un Tour molto deludente e non appaiono in grande forma.
L’Italia figura in una posizione di outsider, senza il grande favorito come era a Rio 2016 con Nibali, ma con una squadra di valore che può approfittare delle situazioni proposte dalla corsa. Nibali sarà ancora presente per la sua quarta Olimpiade e insieme al fuoriclasse siciliano ci saranno Damiano Caruso, Alberto Bettiol, Gianni Moscon e Giulio Ciccone.
I corridori della gara di ciclismo delle Olimpiadi #Tokyo2020 pic.twitter.com/JKQjxJzKeN
— Alessandro Cheti (@girociclismo) July 19, 2021
Percorso duro, diretta su Rai ed Eurosport
La corsa di ciclismo maschile delle Olimpiadi di Tokyo è in programma sabato 24 luglio con il via alle 4 della mattina italiana. Il percorso è di 234 chilometri e presenta diverse salite molto lunghe, favorendo quindi scalatori e corridori da grandi giri.
Le prime due ascese sono il Doushi Road e il Kagosaka Pass. A poco più di cento km dall’arrivo inizia la salita al Monte Fuji, a cui segue una altrettanto lunga discesa e un tratto costellato di saliscendi che potrebbe essere molto importante da un punto di vista strategico. Questa fase della corsa si presenta come un punto chiave per un attacco a sorpresa di qualche outsider, che potrebbe contare sull’esiguo numero di gregari a disposizione dei grandi favoriti. La fase più selettiva della corsa è la salita al Mikuni Pass, ascesa molto impegnativa di una decina di chilometri. Lo scollinamento è a 33 km dall’arrivo, con ancora una breve risalita al Kagosaka Pass e alcuni saliscendi nel finale, con l’arrivo previsto all’interno del circuito automobilistico del Fuji.
Il dislivello totale è di 4.865 metri.
L'altimetria della gara di ciclismo delle Olimpiadi di Tokyo #Tokyo2020 pic.twitter.com/Km7RYhhtGX
— Alessandro Cheti (@girociclismo) July 19, 2021
La corsa sarà trasmessa in diretta integrale da Eurosport sulle piattaforme Eurosport Player e Discovery Plus. Non è stata invece trovata un’intesa tra Discovery e Sky, e dunque i canali Eurosport nei pacchetti Sky non trasmetteranno le gare delle Olimpiadi di Tokyo. La Rai trasmetterà le Olimpiadi di Tokyo parzialmente, con un pacchetto di 200 ore su Rai 2 e Rai Sport. La gara di ciclismo di sabato 24 luglio sarà quindi trasmessa in alternanza con gli altri eventi che si svolgeranno in contemporanea. RaiPlay non potrà invece trasmettere le Olimpiadi in streaming, visto che il gruppo Discovery ha l’esclusiva per questa modalità di fruizione.