Mathieu Van der Poel è stato uno dei grandi protagonisti della prima parte di Tour de France. Il fuoriclasse olandese, al suo debutto sulle strade della corsa a tappe più importante del Ciclismo su strada, ha regalato spettacolo e momenti di grande emozione, vincendo sul Mur de Bretagne e vestendo poi per cinque giorni la maglia gialla. L’impeto con cui il campione della Alpecin si è gettato nel Tour, la voglia di onorare la memoria del nonno Raymond Poulidor, hanno conquistato gli appassionati di ciclismo, ma nel coro di applausi in suo favore si è levata anche qualche pesante critica per il suo precoce ritiro.
Una settimana di Tour e poi le Olimpiadi in Mtb
Anche in questa stagione 2021 Mathieu Van der Poel si sta confermando un talento totale e senza limiti, con una raffica di impegni divisi tra ciclismo su strada, ciclocross e mountain bike. Il vincitore della Strade Bianche ha fatto il suo debutto al Tour de France, ma partendo già con l’idea di ritirarsi dopo poche tappe per rifiatare in vista dell’imminente impegno alle Olimpiadi di Tokyo, dove sarà tra i principali favoriti della gara di mountain bike. Van der Poel ha così fatto fuoco e fiamme nella prima settimana di Tour, andando a segno in tutti quelli che erano i suoi obiettivi, e quindi si è ritirato dopo otto tappe.
Qualche giorno dopo la sua uscita di scena, al Tour de France si è tornati a parlare di Mathieu Van der Poel.
A tirare in ballo il campione olandese è stato Guillaume Martin, lo scalatore della Cofidis che sta lottando per garantirsi un posto nella top ten finale. Martin ha parlato in maniera molto dura dell’atteggiamento del campione della Alpecin e del suo ritiro programmato. “Eravamo giustamente entusiasti di questo ciclismo spettacolare, ma se sai che puoi dare tutto perché ti ritiri dopo una settimana, allora questo è irrispettoso per il Tour de France” ha attaccato Martin.
‘Non è proibito, ma non è nobile’
Guillaume Martin ha fatto un parallelo con il tennis e con il ritiro di Roger Federer al Rolland Garros. Il fuoriclasse svizzero non scese in campo negli ottavi di finale per risparmiarsi in vista del torneo di Wimbledon. “Federer ha ricevuto delle feroci critiche al Roland Garros, ma quando Van der Poel fa lo stesso allora tutti restano in silenzio” ha accusato ancora il corridore francese, che ha coinvolto tutta la squadra di Van der Poel, la Alpecin Fenix, ricordando un episodio analogo del Giro d’Italia.
Nella corsa rosa lo sprinter Tim Merlier si ritirò dopo poche tappe, salvo poi tornare a correre in una gara olandese, vincendo, già prima della conclusione del Giro.
“Ha vinto una tappa e si è ritirato prima delle montagne, presumibilmente era stanco. Cinque giorni dopo però ha vinto la Ronde van Limburg. Non è proibito, ma nemmeno nobile” ha accusato ancora Guillaume Martin.